Isaia, 56
5. io concederò nella mia casa e dentro le mie mura un posto e un nome migliore che ai figli e alle figlie; darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato.
5. io concederò nella mia casa e dentro le mie mura un posto e un nome migliore che ai figli e alle figlie; darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato.
Isaia capitolo 56 si occupa della salvezza a tutti, indipendentemente dalla loro condizione sociale, razza o etnia. Dio invita tutti a unirsi a lui e promette di benedire tutti quelli che lo seguono. Inoltre, il capitolo sottolinea anche la necessità di giustizia e giustizia. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti affrontati in Isaia 56:
Genesi 12:3: "Benedico coloro che ti benedici e malediranno coloro che ti maledici; attraverso di te saranno benedetti tutti i popoli della terra". Questo verso mostra che la promessa di Dio ad Abramo si estende a tutte le nazioni e che attraverso di lui tutti i popoli della terra sarebbero benedetti.
Matteo 25:35-36: "Perché avevo fame e dovevo mangiare; ho sete e mi ho dato un bere; ero eccezionale e mi hai accolto; ero nudo e mi hai vestito; mi stavi vedendo ". In questi versetti, Gesù parla dell'importanza di prendersi cura dei bisognosi e emarginati, sottolineando che quando lo facciamo, ci prendiamo cura di se stesso.
Romani 10:12-13: "Perché non c'è distinzione tra ebreo e greco, poiché lo stesso Signore è il Signore di tutti e benedici riccamente tutti coloro che lo invocano, per tutti coloro che invocano il nome del Signore saranno salvati." Paul sottolinea che la salvezza è disponibile per tutte le persone, indipendentemente dalla loro razza, etnia o status sociale.
James 2:14-17: "A che serve i miei fratelli, qualcuno dice che ha fede se non ha opere? La fede può salvarlo? Supponiamo che un fratello o una sorella non abbiano vestiti o cibo quotidiano. Ti dici: 'Vai In pace, scaldati e nutriti, "ma non dargli nulla, qual è il punto di questo? È morto". James sottolinea l'importanza delle nostre azioni e comportamenti e di come dovremmo vivere la nostra fede nella pratica.
Apocalisse 7:9: "Dopo di che ho guardato, e davanti a me c'era una grande folla che nessuno poteva contare, tutte le nazioni, le tribù, i popoli e le lingue, in piedi davanti al trono e all'agnello, vestiti con abiti bianchi, palmi delle mani nelle mani" . Questo verso descrive la visione di Giovanni in cielo, mostrando la diversità di popoli e gruppi etnici che si uniscono nel culto del Signore, adempiendo alla promessa fatta in Isaia 56.
“Submeter-se não significa ser escravo, mas ser livre para receber santos conselhos.” São Padre Pio de Pietrelcina
