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Vangelo secondo Marco, 15

43. Giuseppe d'Arimatea, distinto membro del consiglio, il quale aspettava anch'egli il regno di Dio, venne, si fece coraggio, entrò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù.

Kapcsolódó versek Vangelo secondo Marco, 15:

San Marco 15 descrive l'arresto, il giudizio e la crocifissione di Gesù. Il capitolo è ricco di dettagli ed emozioni e rivela l'ingiustizia che Gesù ha sofferto nelle mani dei leader religiosi e politici del suo tempo. Ecco cinque versetti della Bibbia correlati agli argomenti affrontati a St. Mark 15:

Isaia 53:5: "Ma è stato ferito dalle nostre trasgressioni e terreno per le nostre iniquità; la punizione che ci porta la pace era su di lui e dai suoi passi siamo stati guariti." Questo verso profetico di Isaia parla della sofferenza che Gesù ha sopportato nel nome dell'umanità. Portava i nostri peccati e fu punito al nostro posto.

Romani 5:8: "Ma Dio dimostra il suo amore per noi, in cui Cristo è morto per noi, siamo ancora peccatori". Questo verso ci ricorda che sebbene siamo peccatori, Dio ci ha amato così tanto che ha mandato suo Figlio Gesù a morire per noi sulla croce.

Giovanni 19:17: "E lui, prendendo la sua croce, uscì nel posto chiamato Calvary, che in ebraico si chiama Golgotha." Questo verso ci ricorda il peso che Gesù portava quando andò alla croce. Portava la sua croce per le strade di Gerusalemme prima di essere crocifisso sul Calvario.

Filippesi 2:8: "E, trovato sotto forma di un uomo, si umiliava, essendo obbediente alla morte e alla morte della croce." Questo versetto parla dell'umiltà di Gesù, che divenne uomo e si è sottoposto a morte sulla croce per salvare l'umanità.

Ebrei 12:2: "Guardare Gesù, autore e consumatore di Faith, che per il bene di lui sopportava la croce, disprezzando l'affronto e si stabilì sulla mano destra del trono di Dio". Questo verso ci incoraggia a seguire l'esempio di Gesù, che ha sopportato la croce e ha superato la tentazione in modo da poter avere una vita eterna con lui in paradiso.





“Há alegrias tão sublimes e dores tão profundas que não se consegue exprimir com palavras. O silêncio é o último recurso da alma, quando ela está inefavelmente feliz ou extremamente oprimida!” São Padre Pio de Pietrelcina