Corinzi 1, 4
20. Perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in opere.
20. Perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in opere.
1 Corinzi 4 affronta il ruolo dei leader cristiani nella chiesa. Paolo sottolinea che devono essere fedeli amministratori del messaggio di Cristo e non cercare la propria gloria o riconoscimento. Avverte anche i credenti di non giudicare i leader in fretta, ma di aspettare il giudizio di Dio, il che è giusto e vero.
Geremia 17:10: "Io, il Signore, mi schiaccino il cuore e provochino pensieri; e questo per dare ciascuno in base alle sue vie e secondo il frutto delle sue azioni". Questo versetto sottolinea che solo Dio conosce veramente il cuore umano e lo giudica con precisione.
Matteo 25:23: "Il suo Signore gli disse, molto bene, servitore buono e fedele; eri fedele in poco, ti metterò molto; entra nella gioia del tuo Signore." Questo verso sottolinea l'importanza della fedeltà e dell'impegno nell'amministrazione delle cose di Dio.
2 Corinzi 10:18: "Perché non è approvato chi lodare se stesso, ma a chi loda il Signore". Questo verso evidenzia l'importanza di non cercare la propria gloria o riconoscimento, ma essere approvato da Dio.
Matteo 7:1-2: "Non giudicare, che non verrai giudicato. Perché con il giudizio sarai giudicato e con la misura con cui ti misurerai." Questo verso mette in guardia dal giudizio frettoloso e sottolinea che il giusto giudizio viene solo da Dio.
1 Timoteo 3:1: "Questa è una parola fedele: se qualcuno desidera l'episcopato, eccellente lavoro di lavoro." Questo verso evidenzia l'importanza della leadership nella chiesa e sottolinea che i leader dovrebbero cercare questo ruolo con un cuore sincero e impegnati nel lavoro di
“O trabalho é tão sagrado como a oração”. São Padre Pio de Pietrelcina
