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I fanciulli crebbero. Esaù divenne un uomo assuefatto alla caccia, un uomo della steppa, mentre Giacobbe era un uomo tranquillo, che dimorava sotto le tende. (Genesi 25, 27)
Una volta che Giacobbe aveva fatto cuocere una minestra, arrivò Esaù dalla steppa tutto trafelato. (Genesi 25, 29)
Allora Esaù disse a Giacobbe: "Fammi trangugiare, per carità, un po' di questa minestra rossa, perché io sono sfinito!". Per questo fu chiamato il suo nome Edom. (Genesi 25, 30)
Giacobbe diede allora a Esaù pane e minestra di lenticchie. Quello mangiò, bevve, poi si levò andandosene. Tanto poco stimò Esaù la primogenitura! (Genesi 25, 34)
Quando erano già passati lunghi giorni colà, Abimèlech, re dei Filistei, si affacciò alla finestra e vide che Isacco stava accarezzando la propria moglie Rebecca. (Genesi 26, 8)
Ma i pastori di Gerar vennero a contesa con i pastori di Isacco, dicendo: "L'acqua è nostra!". Ond'egli chiamò il pozzo Esech, perché quelli avevano litigato con lui. (Genesi 26, 20)
Gli risposero: "Abbiamo proprio visto che il Signore è con te e abbiamo detto: Vi sia un giuramento tra di noi: tra noi da una parte e te dall'altra parte, e lascia che concludiamo un patto con te; (Genesi 26, 28)
Ora prendi le tue armi, la tua faretra e il tuo arco, esci nella steppa e prendi per me della selvaggina. (Genesi 27, 3)
Allora Rebecca disse ad Isacco: "Mi viene a noia la vita a causa di queste donne hittite; se Giacobbe prende in moglie qualche donna hittita come queste, tra le figlie del paese, a che cosa mi serve la vita?". (Genesi 27, 46)
Allora Isacco chiamò Giacobbe, gli diede gli addii, dopo avergli dato questo comando: "Tu non devi prender moglie tra le figlie di Canaan. (Genesi 28, 1)
Esaù vide che Isacco aveva benedetto Giacobbe, l'aveva mandato in Paddan-Aram per prendersi una moglie di là e gli aveva dato un comando in questi termini: "Non prender moglie tra le figlie di Canaan"; (Genesi 28, 6)
Capitò allora in un certo luogo, dove si fermò per pernottare, perché il sole era tramontato; prese una pietra, se la pose come cuscino del suo capo e si coricò in quel luogo. (Genesi 28, 11)