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Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi pare, purché a questi uomini voi non facciate niente, perché sono entrati all'ombra del mio tetto". (Genesi 19, 8)
Ma quelli risposero: "Tirati via!". E aggiunsero: "Costui è venuto qui come straniero e vuol fare da arbitro! Ora faremo a te peggio che a loro!". E spingendosi violentemente contro quell'uomo, cioè contro Lot, si avvicinarono per sfondare il battente. (Genesi 19, 9)
Allora, dall'interno, gli uomini sporsero le mani, trassero in casa Lot e chiusero il battente; (Genesi 19, 10)
Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: "Su, prendi tua moglie e le tue due figliole qui presenti ed esci per non essere travolto nel castigo della città". (Genesi 19, 15)
Ora, quando li ebbero fatti uscire fuori, uno di essi disse: "Fuggi! Si tratta della tua vita! Non guardare indietro e non fermarti nell'ambito della valle; fuggi sulla montagna, per non essere travolto!". (Genesi 19, 17)
Abramo levò le tende di là, dirigendosi verso la terra del Negheb; e dimorò tra Kades e Sur, poi prese residenza come straniero a Gerar. (Genesi 20, 1)
Ma Dio disse ad Abramo: "Non dispiaccia agli occhi tuoi per riguardo al fanciullo e alla tua serva; ascolta la voce di Sara in tutto quanto ti dice, perché è attraverso Isacco che tu darai nome a una discendenza. (Genesi 21, 12)
"Io sono forestiero e residente tra voi. Datemi la proprietà di un sepolcro, sotto la vostra autorità, sicché io possa portar via il mio morto e seppellirlo". (Genesi 23, 4)
Or Efron era presente in mezzo agli Hittiti. Rispose dunque Efron l'hittita ad Abramo, mentre lo udivano gli Hittiti, tutti coloro che entravano per la porta della sua città, e disse: "Prego, (Genesi 23, 10)
ascoltami, signor mio; una terra di quattrocento sicli d'argento che cosa è mai tra me e te? Seppellisci dunque il tuo morto". (Genesi 23, 15)
Allora Abramo accedette alla richiesta di Efron e pesò ad Efron il prezzo che egli aveva detto, mentre lo udivano gli Hittiti, cioè quattrocento sicli d'argento, di moneta corrente tra chi gira. (Genesi 23, 16)
passarono in proprietà di Abramo, alla presenza degli Hittiti, di tutti quelli che entravano nella porta della loro città. (Genesi 23, 18)