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e uscirà ad ingannare le genti dei quattro angoli della terra, cioè Gog e Magog, convocandoli per la guerra; il loro numero uguaglia l'arena del mare. (Apocalisse 20, 8)
Saliti sull'altipiano della terra, presero d'assalto l'accampamento dei santi e la città diletta. Ma scese dal cielo da parte di Dio un fuoco che li divorò. (Apocalisse 20, 9)
Il diavolo, loro seduttore, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, proprio dove si trovano la bestia e lo pseudo profeta. E saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli. (Apocalisse 20, 10)
Vidi poi un trono bianco, molto grande: davanti a Colui che sedeva su di esso, fuggirono il cielo e la terra e il loro posto non si trovò più. (Apocalisse 20, 11)
I morti, grandi e piccoli, stavano davanti al trono, mentre venivano aperti dei libri; e un altro libro fu aperto, quello della vita. I morti venivano giudicati in base a quanto stava scritto nei libri, secondo le loro opere. (Apocalisse 20, 12)
Infatti, dopo che il mare ebbe dato i suoi morti e la Morte e l'Ade ebbero dato i loro morti, furono giudicati singolarmente secondo le loro opere. (Apocalisse 20, 13)
La Morte e l'Ade furono gettati nello stagno del fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno del fuoco. (Apocalisse 20, 14)
Quindi, chi non si trovò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco. (Apocalisse 20, 15)
Poi vidi un cielo nuovo e una terra nuova. Infatti, il cielo e la terra di prima erano scomparsi; neppure il mare c'era più. (Apocalisse 21, 1)
E vidi la Città santa, la nuova Gerusalemme, discendere dal cielo da presso Dio, preparata come una sposa adorna per il suo sposo. (Apocalisse 21, 2)
E udii dal trono una voce possente che disse: "Ecco la dimora di Dio con gli uomini e dimorerà con loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il "Dio-con-loro". (Apocalisse 21, 3)
E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi; non vi sarà più morte né lutto e grida e dolore. Sì, le cose di prima sono passate". (Apocalisse 21, 4)