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Eccitato dal furore, pensava di far pesare sui Giudei anche l'ingiuria di coloro che l'avevano messo in fuga. Perciò ordinò all'auriga di compiere il viaggio spingendo avanti senza posa, mentre in verità il giudizio del cielo gli stava sopra, poiché nella sua superbia aveva detto: "Appena vi sarò giunto, farò di Gerusalemme il cimitero dei Giudei". (Maccabei 2 9, 4)
Il Re dei re, però, eccitò lo sdegno di Antioco contro questo scellerato, poiché, avendogli Lisia dimostrato che era la causa di tutti i mali, egli ordinò di condurlo a Berèa e di farlo perire come si usa in quel luogo. (Maccabei 2 13, 4)
L'altro ribatté: "Anch'io sono un sovrano sulla terra e ordino di prendere le armi e di eseguire gli ordini del re". Tuttavia non riuscì ad eseguire il suo crudele disegno. (Maccabei 2 15, 5)
Ordinò le sue opere per sempre, stabilì il loro dominio per le varie epoche; non hanno fame né si stancano, non cessano di compiere il loro lavoro. (Siracide 16, 27)
E disse loro: "Guardatevi da ogni ingiustizia"; e ordinò che ciascuno si curasse del prossimo. (Siracide 17, 12)
Poi Geremia ordinò a Baruc così: "Io sono impedito, non posso andare alla casa del Signore. (Geremia 36, 5)
Anzi il re ordinò al principe Ieracmeèl e a Seraià, figlio di Azrièl, e a Selemìa, figlio di Abdeèl, di arrestare Baruc lo scriba e Geremia il profeta. Ma il Signore li aveva nascosti. (Geremia 36, 26)
Allora il re ordinò a Ebed-Melech, l'etiope: "Prendi con te tre uomini ed estrai il profeta Geremia dalla cisterna prima che muoia". (Geremia 38, 10)
Riguardo a Geremia, invece, Nabucodònosor, re di Babilonia, ordinò a Nabuzaradàn, capo della guardia: (Geremia 39, 11)
Il re ordinò ad Asfenàz, capo dei suoi eunuchi, di far venire alcuni Israeliti, sia di sangue reale che di nobili famiglie, (Daniele 1, 3)
Allora il re si irritò e si adirò violentemente e ordinò di sterminare tutti i sapienti di Babilonia. (Daniele 2, 12)
Allora il re Nabucodònosor si prostrò con la faccia a terra e adorò Daniele. Quindi ordinò che gli si offrissero un'oblazione e sacrifici di soave odore. (Daniele 2, 46)
