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  • Ricordatevi sempre della sua alleanza, della parola che ordinò per mille generazioni, (Cronache 1 16, 15)

  • Davide ordinò a Ioab e ai prìncipi del popolo: "Andate, contate gli Israeliti da Bersabea a Dan; quindi fatemi il rapporto, perché conosca il loro numero". (Cronache 1 21, 2)

  • Allora l'angelo del Signore ordinò a Gad di dire a Davide che salisse a erigere un altare al Signore nell'aia di Ornan il gebuseo. (Cronache 1 21, 18)

  • Allora il Signore ordinò all'angelo e questi rimise la sua spada nel fodero. (Cronache 1 21, 27)

  • Allora Davide ordinò di radunare gli stranieri che si trovavano nel territorio d'Israele e diede incarico agli scalpellini di squadrare pietre per la costruzione della casa di Dio. (Cronache 1 22, 2)

  • Quindi chiamò suo figlio Salomone e gli ordinò di costruire un tempio al Signore, Dio d'Israele. (Cronache 1 22, 6)

  • Ordinò a Giuda di ricercare il Signore, Dio dei loro padri, e di mettere in pratica la legge e i comandamenti. (Cronache 2 14, 3)

  • Ai giudici ordinò: "Badate a ciò che fate, perché non giudicate per gli uomini, ma per il Signore, che è con voi, quando fate giustizia. (Cronache 2 19, 6)

  • Egli ordinò loro: "Agirete nel timore del Signore, secondo verità e col cuore integro. (Cronache 2 19, 9)

  • Il sacerdote Ioiadà ordinò ai capicenturia che comandavano la truppa: "Conducetela fuori in mezzo alle file! Chi la segue, sia ucciso di spada". Infatti il sacerdote aveva detto: "Non uccidetela nel tempio del Signore". (Cronache 2 23, 14)

  • Furono portati sette tori, sette montoni, sette agnelli e sette capri da offrirsi come sacrificio espiatorio per il regno, il santuario e per Giuda. Il re ordinò ai sacerdoti, figli di Aronne, di offrirli in olocausto sull'altare del Signore. (Cronache 2 29, 21)

  • Allora Ezechia ordinò di immolare gli olocausti sull'altare e nel momento in cui iniziò l'olocausto, ebbero pure inizio i canti del Signore, con le trombe, accompagnati dagli strumenti musicali di Davide, re d'Israele. (Cronache 2 29, 27)


O maldito “eu” o mantém apegado à Terra e o impede de voar para Jesus. São Padre Pio de Pietrelcina