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Levitico, 21

21. Nessun uomo della discendenza di Aronne sacerdote che abbia un difetto si avvicini per offrire il nutrimento del Signore; ha un difetto, non si avvicini per offrire il cibo del suo Dio.

Versículos relacionados com Levitico, 21:

Il capitolo 21 del Libro di Levitico si occupa delle leggi e delle richieste di sacerdoti in relazione alla loro purezza e santità, in modo che possano avvicinarsi a Dio e servire nel tempio. I versi selezionati sono i seguenti:

Numeri 16:5: "E parlava il Corá e tutto il suo gruppo, dicendo: domani mattina, il Signore farà sapere chi è tuo e chi è il santo e chi verrà da lui; e chi sceglie, farà Viene da lui. " Questo verso mostra che Dio sceglie coloro che sono santi e degni di avvicinarsi a lui e che chiarirà questa scelta.

Deuteronomio 23:1: "Non entrerà nella congregazione del Signore che ha i testicoli feriti o mutilati o il taglio dei membri del taglio". Questo verso evidenzia l'importanza dell'integrità fisica per il sacerdote, che deve essere completa e senza difetti per avvicinare Dio.

Isaia 52:11: "Partecipa, a parte, me ne sono andato, non tocchi una cosa sporca; ne sono uscito, purificarti, tu che prendi le navi del Signore." Questo verso sottolinea l'importanza della purezza per coloro che portano le navi del Signore, cioè coloro che servono nel tuo tempio.

Efesini 5:27: "Che tu possa presentarlo a te stesso Glorious Church, senza macula, né ruga, né niente di simile, ma santo e irreprensibile." Questo versetto descrive l'ideale della santità per la chiesa, che deve essere senza punto o difetto, e sottolinea l'importanza della purezza per affrontare Dio.

Ebrei 7:26: "Per un sommo sacerdote, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori e reso più alto dei cieli". Questo verso descrive Gesù come il sommo sacerdote perfetto, che è santo, innocente e immacolato, ed è separato dai peccatori per avvicinarsi a Dio a nostro favore. Esemplifica l'importanza della purezza e della santità per il servizio sacro.





“Amar significa dar aos outros – especialmente a quem precisa e a quem sofre – o que de melhor temos em nós mesmos e de nós mesmos; e de dá-lo sorridentes e felizes, renunciando ao nosso egoísmo, à nossa alegria, ao nosso prazer e ao nosso orgulho”. São Padre Pio de Pietrelcina