Giosuè, 2

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 In seguito Giosuè, figlio di Nun, di nascosto inviò da Sittim due spie, ingiungendo: «Andate, osservate il territorio e Gerico». Essi andarono ed entrarono in casa di una donna, una prostituta chiamata Raab, dove passarono la notte.

2 Ma fu riferito al re di Gerico: «Ecco alcuni degli Israeliti sono venuti qui questa notte per esplorare il paese».

3 Allora il re di Gerico mandò a dire a Raab: «Fà uscire gli uomini che sono venuti da te e sono entrati in casa tua, perché sono venuti per esplorare tutto il paese».

4 Allora la donna prese i due uomini e, dopo averli nascosti, rispose: «Sì, sono venuti da me quegli uomini, ma non sapevo di dove fossero.

5 Ma quando stava per chiudersi la porta della città al cader della notte, essi uscirono e non so dove siano andati. Inseguiteli subito e li raggiungerete».

6 Essa invece li aveva fatti salire sulla terrazza e li aveva nascosti fra gli steli di lino che vi aveva accatastato.

7 Gli uomini li inseguirono sulla strada del Giordano verso i guadi e si chiuse la porta, dopo che furono usciti gli inseguitori.

8 Quelli non si erano ancora coricati quando la donna salì da loro sulla terrazza

9 e disse loro: «So che il Signore vi ha assegnato il paese, che il terrore da voi gettato si è abbattuto su di noi e che tutti gli abitanti della regione sono sopraffatti dallo spavento davanti a voi,

10 perché abbiamo sentito come il Signore ha prosciugato le acque del Mare Rosso davanti a voi, alla vostra uscita dall'Egitto e come avete trattato i due re Amorrei, che erano oltre il Giordano, Sicon ed Og, da voi votati allo sterminio.

11 Lo si è saputo e il nostro cuore è venuto meno e nessuno ardisce di fiatare dinanzi a voi, perché il Signore vostro Dio è Dio lassù in cielo e quaggiù sulla terra.

12 Ora giuratemi per il Signore che, come io ho usato benevolenza, anche voi userete benevolenza alla casa di mio padre; datemi dunque un segno certo

13 che lascerete vivi mio padre, mia madre, i miei fratelli, le mie sorelle e quanto loro appartiene e risparmierete le nostre vite dalla morte».

14 Gli uomini le dissero: «A morte le nostre vite al posto vostro, purché non riveliate questo nostro affare; quando poi il Signore ci darà il paese, ti tratteremo con benevolenza e lealtà».

15 Allora essa li fece scendere con una corda dalla finestra, perché la sua casa era addossata al muro di cinta; infatti sulle mura aveva l'abitazione.

16 Disse loro: «Andate verso la montagna, perché non si imbattano in voi i vostri inseguitori e là rimarrete nascosti tre giorni fino al loro ritorno; poi andrete per la vostra strada».

17 Le risposero allora gli uomini: «Saremo sciolti da questo giuramento, che ci hai fatto fare, a queste condizioni:

18 quando noi entreremo nel paese, legherai questa cordicella di filo scarlatto alla finestra, per la quale ci hai fatto scendere e radunerai presso di te in casa tuo padre, tua madre, i tuoi fratelli e tutta la famiglia di tuo padre.

19 Chiunque allora uscirà dalla porta di casa tua, il suo sangue ricadrà sulla sua testa e noi non ne avremo colpa; chiunque invece sarà con te in casa, il suo sangue ricada sulla nostra testa, se gli si metterà addosso una mano.

20 Ma se tu rivelerai questo nostro affare, noi saremo liberi da ciò che ci hai fatto giurare».

21 Essa allora rispose: «Sia così secondo le vostre parole». Poi li congedò e quelli se ne andarono. Essa legò la cordicella scarlatta alla finestra.

22 Se ne andarono dunque e giunsero alla montagna dove rimasero tre giorni, finché non furono tornati gli inseguitori. Gli inseguitori li avevano cercati in ogni direzione senza trovarli.

23 I due uomini allora tornarono sui loro passi, scesero dalla montagna, passarono il Giordano e vennero da Giosuè, figlio di Nun, e gli raccontarono quanto era loro accaduto.

24 Dissero a Giosuè: «Dio ha messo nelle nostre mani tutto il paese e tutti gli abitanti del paese sono gia disfatti dinanzi a noi».




Versículos relacionados com Giosuè, 2:

Il capitolo 2 del Libro di Giosuè racconta la storia di come le spie israeliane furono mandate a Gerico e trovano un rifugio nella casa di Rahab, una prostituta. Raabe nascondeva le spie dei soldati del re di Gerico e fece un accordo con loro per salvare la vita di lei e della sua famiglia quando gli israeliti attaccarono la città. Gli argomenti trattati in questo capitolo includono il coraggio di Rahab, lo spionaggio come strategia militare e l'importanza della fedeltà per Dio.

Proverbi 11:3: "L'integrità dei giusti li guida, ma la falsità degli infedeli li distrugge". Raabe mostrò integrità proteggendo le spie israelita e facendo un accordo con loro, mentre il re di Gerico e i suoi soldati erano infedele e cercarono di distruggerle.

Ebrei 11:31: "Per fede, Rahab, la prostituta, non è stato distrutto da coloro che erano disobbedienti, poiché ha accolto con favore le spie con pace". Raabe mostrò fede in Dio proteggendo le spie e d'accordo con loro, e la loro fede fu premiata quando lei e la sua famiglia furono risparmiate dalla distruzione di Gerico.

James 2:25: "Allo stesso modo, non solo attraverso le opere che Rahab, la prostituta, era considerata giusta? Ha accolto con favore le spie e le ha fatte in un altro modo". Rahab era considerato giusto non solo per la sua fede, ma anche per le sue azioni per accogliere e proteggere le spie.

Giosuè 2:9: "So che il Signore ti ha dato questa terra a te e che la paura di te è caduta su di noi e che tutti gli abitanti di questa terra svengono di paura davanti a te." Rahab ha riconosciuto l'autorità e il potere di Dio e ha riconosciuto che gli israeliti erano destinati a conquistare la terra.

Giosuè 2:24: "Le spie hanno risposto a Giosuè, il Signore ha dato l'intera terra nelle nostre mani; e anche tutti gli abitanti del paese sono terrorizzati davanti a noi". Le spie confermarono la convinzione di Rahab che Dio era dalla parte degli israeliti e che avevano l'autorità divina per conquistare la terra di Canaan.


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