Talált 2005 Eredmények: fra
Rebecca disse al figlio Giacobbe: «Ecco, ho sentito tuo padre dire a tuo fratello Esaù: (Genesi 27, 6)
Rispose Giacobbe a Rebecca sua madre: «Sai che mio fratello Esaù è peloso, mentre io ho la pelle liscia. (Genesi 27, 11)
Così non lo riconobbe, perché le sue braccia erano pelose come le braccia di suo fratello Esaù, e perciò lo benedisse. (Genesi 27, 23)
Ti servano i popoli e si prostrino davanti a te le genti. Sii il signore dei tuoi fratelli e si prostrino davanti a te i figli di tua madre. Chi ti maledice sia maledetto e chi ti benedice sia benedetto!». (Genesi 27, 29)
Isacco aveva appena finito di benedire Giacobbe e Giacobbe si era allontanato dal padre Isacco, quando arrivò dalla caccia Esaù suo fratello. (Genesi 27, 30)
Rispose: «E' venuto tuo fratello con inganno e ha carpito la tua benedizione». (Genesi 27, 35)
Isacco rispose e disse a Esaù: «Ecco, io l'ho costituito tuo signore e gli ho dato come servi tutti i suoi fratelli; l'ho provveduto di frumento e di mosto; per te che cosa mai potrò fare, figlio mio?». (Genesi 27, 37)
Vivrai della tua spada e servirai tuo fratello; ma poi, quando ti riscuoterai, spezzerai il suo giogo dal tuo collo». (Genesi 27, 40)
Esaù perseguitò Giacobbe per la benedizione che suo padre gli aveva dato. Pensò Esaù: «Si avvicinano i giorni del lutto per mio padre; allora ucciderò mio fratello Giacobbe». (Genesi 27, 41)
Ma furono riferite a Rebecca le parole di Esaù, suo figlio maggiore, ed essa mandò a chiamare il figlio minore Giacobbe e gli disse: «Esaù tuo fratello vuol vendicarsi di te uccidendoti. (Genesi 27, 42)
Ebbene, figlio mio, obbedisci alla mia voce: su, fuggi a Carran da mio fratello Làbano. (Genesi 27, 43)
Rimarrai con lui qualche tempo, finché l'ira di tuo fratello si sarà placata; (Genesi 27, 44)