Löydetty 3282 Tulokset: una

  • Giuda prese una moglie per il suo primogenito Er, la quale si chiamava Tamar. (Genesi 38, 6)

  • Allora Giuda disse a Onan: "Accostati alla moglie di tuo fratello, fa' il dovere di cognato nei suoi riguardi e fa' sussistere così una posterità per tuo fratello". (Genesi 38, 8)

  • Ma Onan, sapendo che la prole non sarebbe stata sua, ogni volta che si univa alla moglie di suo fratello, disperdeva per terra, per non dare una posterità a suo fratello. (Genesi 38, 9)

  • Giuda la vide e la credette una meretrice, perché essa si era coperta la faccia. (Genesi 38, 15)

  • Domandò agli uomini di quel luogo: "Dov'è quella prostituta che stava in Enaim sulla strada?". Essi risposero: "Non c'è stata qui nessuna prostituta". (Genesi 38, 21)

  • Così tornò da Giuda e disse: "Non l'ho trovata, e anche gli uomini del luogo dicevano: "Non c'è stata qui nessuna prostituta"". (Genesi 38, 22)

  • Or avvenne, circa tre mesi dopo, che fu portata a Giuda una notizia in questi termini: "Si è prostituita tua nuora Tamar, ed anzi è incinta in conseguenza della sua prostituzione". Giuda rispose: "Conducetela fuori e sia bruciata!". (Genesi 38, 24)

  • Durante il parto uno di loro mise fuori una mano e la levatrice prese un filo scarlatto e lo legò attorno a quella mano, dicendo: "E' questo che è uscito per primo". (Genesi 38, 28)

  • Ma quando questo ritirò la sua mano, ecco che uscì suo fratello. Allora essa disse: "Come ti sei aperta una breccia?" e lo si chiamò Perez. (Genesi 38, 29)

  • Ora in una medesima notte il coppiere e il panettiere del re di Egitto, ch'erano detenuti nella prigione, ebbero ambedue un sogno, ciascuno il suo sogno, e ciascun sogno aveva il suo significato particolare. (Genesi 40, 5)

  • Allora il capo-coppiere raccontò il suo sogno a Giuseppe e disse: "Nel mio sogno, ecco che mi stava davanti una vite, (Genesi 40, 9)

  • Poi si riaddormentò e sognò una seconda volta: ecco sette spighe venir su da un unico stelo, grosse e belle. (Genesi 41, 5)


“Queira o dulcíssimo Jesus conservar-nos na Sua graça e dar-nos a felicidade de sermos admitidos, quando Ele quiser, no eterno convívio…” São Padre Pio de Pietrelcina