Löydetty 13068 Tulokset: per

  • Chi sparge il sangue di un uomo, per mezzo di un uomo il suo sangue sarà sparso; perché quale immagine di Dio ha Egli fatto l'uomo. (Genesi 9, 6)

  • Poi Dio disse: "Questo è il segno dell'alleanza che io pongo tra me e voi e ogni essere vivente che è con voi, per tutte le generazioni future: (Genesi 9, 12)

  • allora mi ricorderò della mia alleanza, la quale sussiste tra me e voi ed ogni anima vivente in qualsiasi carne e le acque non diverranno mai più un diluvio per distruggere ogni carne. (Genesi 9, 15)

  • L'arco apparirà nelle nubi e io lo guarderò per ricordare l'alleanza eterna tra Dio e ogni anima vivente in ogni carne che vi è sulla terra". (Genesi 9, 16)

  • Egli era un valente cacciatore al cospetto del Signore, perciò si suol dire: "Come Nimrod, valente cacciatore al cospetto del Signore". (Genesi 10, 9)

  • l'Arvadita, il Semarita e l'Amatita. In seguito le famiglie dei Cananei si dispersero. (Genesi 10, 18)

  • A Eber nacquero due figli: uno fu chiamato Peleg, perché ai suoi tempi fu divisa la terra, e suo fratello fu chiamato Ioktan. (Genesi 10, 25)

  • Queste furono le famiglie dei figli di Noè, secondo la loro genealogia nelle loro nazioni. Da esse si dispersero le nazioni sulla terra, dopo il diluvio. (Genesi 10, 32)

  • Poi essi dissero: "Orsù, costruiamoci una città con una torre, la cui cima sia nei cieli, e facciamoci un nome, per non esser dispersi sulla superficie di tutta la terra". (Genesi 11, 4)

  • Ma il Signore discese per vedere la città con la torre che stavano costruendo i figli dell'uomo. (Genesi 11, 5)

  • E il Signore disse: "Ecco ch'essi sono un sol popolo e un labbro solo è per tutti loro; questo è il loro inizio nelle imprese; ormai tutto ciò che hanno meditato di fare non sarà loro impossibile. (Genesi 11, 6)

  • Il Signore li disperse di là sulla superficie di tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. (Genesi 11, 8)


“Se precisamos ter paciência para suportar os defeitos dos outros, quanto mais ainda precisamos para tolerar nossos próprios defeitos!” São Padre Pio de Pietrelcina