Löydetty 334 Tulokset: d'argento

  • Allora comprai il campo di Canamèl, figlio di mio zio, che è in Anatòt e gli pesai il denaro: diciassette sicli d'argento. (Geremia 32, 9)

  • Scrissi l'atto nel libro e lo sigillai, radunai testimoni e pesai l'argento sulla bilancia. (Geremia 32, 10)

  • E tu mi dici, Signore Dio: "Comprati il campo con argento e chiama testimoni, mentre la città è consegnata in potere dei Caldei"". (Geremia 32, 25)

  • Si acquisteranno campi con argento e si farà la registrazione nel libro e si sigillerà e si raduneranno testimoni nel territorio di Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme e nelle città di Giuda, nelle città della montagna e nelle città della Sefèla e nelle città del Negheb. Sì, io cambierò la loro sorte". Oracolo del Signore. (Geremia 32, 44)

  • Il capo della guardia prese pure i bicchieri, i bracieri, i bacili, le caldaie, i candelabri, le coppe e i calici, quelli in oro e quelli in argento. (Geremia 52, 19)

  • Beviamo la nostra acqua a prezzo d'argento, acquistiamo a pagamento la nostra legna. (Lamentazioni 5, 4)

  • quando lo stesso Baruc ricevette i vasi della casa del Signore, che erano stati asportati dal tempio, per riportarli nel paese di Giuda, il dieci di Sivan: erano i vasi d'argento che aveva fatto rifare Sedecia, figlio di Giosia, re di Giuda, (Baruc 1, 8)

  • Quelli che giocano con gli uccelli del cielo, quelli che accumulano argento e oro, in cui gli uomini confidano, non ponendo un limite al loro possesso? (Baruc 3, 17)

  • Quelli che con cura lavorano l'argento, delle cui opere non si scopre il segreto? (Baruc 3, 18)

  • Ora, in Babilonia voi vedrete idoli di argento, di oro e di legno, portati a spalla, i quali ispirano timore ai gentili. (Baruc 6, 3)

  • A volte avviene anche che i sacerdoti asportano dai loro dèi oro e argento e lo spendono per se stessi dandone anche alle meretrici nei postriboli. (Baruc 6, 9)

  • Adornano con vesti, come si fa con gli uomini, questi dèi di argento e di oro e di legno; ma essi non riescono a salvarsi dalla ruggine e dai tarli. (Baruc 6, 10)


“A mansidão reprime a ira.” São Padre Pio de Pietrelcina