Löydetty 334 Tulokset: d'argento

  • Ecco che io suscito contro di essi i Medi, che non pensano all'argento né si curano dell'oro. (Isaia 13, 17)

  • Tu considererai come impuri i tuoi idoli rivestiti d'argento e i tuoi simulacri ammantati d'oro. Tu li rigetterai come un'immondezza, dicendo loro: "Fuori!". (Isaia 30, 22)

  • Sì, in quel giorno ognuno ripudierà gl'idoli d'argento e gl'idoli d'oro, che le vostre mani peccatrici hanno fabbricato. (Isaia 31, 7)

  • Ezechia se ne rallegrò e mostrò agl'inviati la camera del tesoro, l'argento, l'oro, i profumi, l'olio pregiato, tutto il suo arsenale e tutto ciò che si trovava nei suoi tesori. Non vi fu nulla che Ezechia non abbia mostrato loro nel suo palazzo e in tutto il suo regno. (Isaia 39, 2)

  • Il fabbro fonde l'idolo, l'orafo lo ricopre d'oro e fonde le catenelle d'argento. (Isaia 40, 19)

  • Traggono l'oro dalla borsa e pesano l'argento con la bilancia, pagano l'orafo, perché fabbrichi un dio, poi lo venerano e lo adorano. (Isaia 46, 6)

  • Ecco, ti ho epurato come l'argento e ti ho provato nel forno dell'afflizione. (Isaia 48, 10)

  • Sì, le isole mi attendono e le navi di Tarsis in primo luogo, per portare i tuoi figli da lontano con il loro argento e oro, per il nome del Signore, tuo Dio, e per il Santo d'Israele che ti onora. (Isaia 60, 9)

  • Invece del bronzo farò venire dell'oro, invece del ferro farò venire l'argento, invece del legno il bronzo e invece delle pietre il ferro. Istituirò la Pace come tuo magistrato e come tuo esattore la Giustizia. (Isaia 60, 17)

  • "Argento di rifiuto" chiamateli, perché il Signore li ha rifiutati. (Geremia 6, 30)

  • D'argento e d'oro lo adornano, con chiodi e con martelli lo rafforzano perché non si muova. (Geremia 10, 4)

  • Argento laminato portato da Tarsis e oro da Ofir, prodotto d'artefice e di mani d'orefice, porpora e scarlatto è il loro vestito: tutti essi son lavoro di sapienti. (Geremia 10, 9)


“Há alegrias tão sublimes e dores tão profundas que não se consegue exprimir com palavras. O silêncio é o último recurso da alma, quando ela está inefavelmente feliz ou extremamente oprimida!” São Padre Pio de Pietrelcina