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Come sono belli sulle montagne i piedi del messaggero che annuncia la pace, che reca una buona notizia, che annuncia la salvezza, che dice a Sion: "Il tuo Dio regna"! (Isaia 52, 7)
A quanti dei suoi sono afflitti pongo sulle labbra la lode; pace, pace a chi è lontano e a chi è vicino, dice il Signore. Io lo guarirò". (Isaia 57, 19)
Sulle tue mura, o Gerusalemme, ho posto sentinelle; tutti i giorni e tutte le notti non taceranno mai. Voi che ricordate al Signore le sue promesse, non abbiate mai riposo! (Isaia 62, 6)
le loro colpe e le colpe dei loro padri, tutte insieme, dice il Signore. Essi bruciarono l'incenso sui monti e mi oltraggiavano sulle colline. Retribuirò le loro azioni passate a piena misura. (Isaia 65, 7)
Poiché così parla il Signore: "Ecco, io convoglierò verso di essa la pace a guisa di fiume, come un torrente straripante la gloria delle nazioni. Voi succhierete e sarete portati in braccio, sarete accarezzati sulle ginocchia. (Isaia 66, 12)
Così dice il Signore: "Arrestatevi sulle vie e osservate e informatevi dei sentieri antichi; camminate per quella che è la via migliore e troverete riposo per voi stessi". Ma risposero: "Non vogliamo camminarvi!". (Geremia 6, 16)
"Tàgliati la chioma, gettala via e intona sulle alture un lamento, perché il Signore ha rigettato e abbandonato la generazione del suo furore! (Geremia 7, 29)
"La morte è già salita alle nostre finestre, è entrata nei nostri palazzi, distruggendo l'infanzia sulla strada, i giovani sulle piazze. (Geremia 9, 20)
Riversa il tuo furore sulle nazioni che non ti conoscono e sopra le famiglie che non invocano il tuo nome, perché hanno divorato Giacobbe, l'hanno divorato e consumato e il suo pascolo hanno devastato. (Geremia 10, 25)
Gli adultèri tuoi, i tuoi nitriti, la turpitudine della tua prostituzione sulle colline, nei campi! Ho visto le tue abominazioni. Guai a te, Gerusalemme, che non ti purifichi! Per quanto tempo ancora...? (Geremia 13, 27)
Gli onagri s'arrestano sulle alture, aspirano aria come sciacalli; s'illanguidiscono i loro occhi perché non c'è pascolo. (Geremia 14, 6)
quale ricordo, per i loro figli, dei loro altari e dei loro pali sacri presso alberi verdeggianti, sulle alture elevate, (Geremia 17, 2)
