Corinzi 2, 4

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Perciò, avendo questo ministero, secondo la misericordia che ci è stata accordata, non ci perdiamo d'animo.

2 Al contrario, abbiamo rifiutato le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunciando apertamente la verità e presentandoci davanti a ogni coscienza umana, al cospetto di Dio.

3 E se il nostro Vangelo rimane velato, lo è in coloro che si perdono:

4 in loro, increduli, il dio di questo mondo ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo, che è immagine di Dio.

5 Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù.

6 E Dio, che disse: "Rifulga la luce dalle tenebre", rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo.

7 Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi.

8 In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati;

9 perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi,

10 portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.

11 Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo consegnati alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale.

12 Cosicché in noi agisce la morte, in voi la vita.

13 Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo,

14 convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi.

15 Tutto infatti è per voi, perché la grazia, accresciuta a opera di molti, faccia abbondare l'inno di ringraziamento, per la gloria di Dio.

16 Per questo non ci scoraggiamo, ma, se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore invece si rinnova di giorno in giorno.

17 Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria:

18 noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne.




Versículos relacionados com Corinzi 2, 4:

In 2 Corinzi 4, Paolo parla del ministero che lui e i suoi compagni si esercitano e su come si trovano ad affrontare difficoltà, ma non si arrendono a causa della loro speranza in Cristo. Discute anche come la gloria di Dio sia rivelata nell'opera di Cristo e come la nostra stessa debolezza renda questa gloria più evidente. Ecco cinque versi relativi a questi temi:

Romani 5:3-5: "E non solo, ma anche la gloria nelle tribolazioni, perché sappiamo che la tribolazione produce perseveranza; perseveranza, un carattere approvato; e il carattere approvato, la speranza. E la speranza non ci delude, perché perché Dio ha riversato il suo amore nei nostri cuori attraverso lo Spirito Santo che ci ha dato ". Questo verso mostra come la tribolazione può produrre perseveranza e infine sperare, come Paolo parla in 2 Corinzi 4.

2 Corinzi 1:3-4: "Beato il Dio e il Padre di nostro Signore Gesù Cristo, il Padre delle misericordie e Dio di tutta la consolazione, che ci consola in tutte le nostre tribolazioni, che con la consolazione che riceviamo da Dio., Noi può confortare coloro che stanno attraversando tribolazioni simili ". Qui Paolo evidenzia come Dio sia la trapunta nel mezzo delle tribolazioni, che è importante affrontare le difficoltà che lui e i suoi compagni affrontano.

Giovanni 1:14: "E la parola divenne carne e abitava tra noi. Abbiamo visto la sua gloria, la gloria come l'unica generazione del padre, pieno di grazia e di verità". Questo verso mette in evidenza l'incarnazione di Gesù, che è la base dell'opera che fanno Paolo e i suoi compagni ed è la fonte della gloria di Dio che viene rivelata.

2 Corinzi 4:7: "Ma abbiamo questo tesoro nei vasi di argilla, in modo che l'eccellenza del potere sia di Dio e non di noi". Qui Paolo parla di come la nostra debolezza è evidenziata nella nostra limitata umanità, ma come ciò consente alla gloria di Dio di essere ancora più evidente.

Romani 8:18: "Considero che le nostre attuali sofferenze non possono essere paragonate alla gloria che verrà rivelata in noi". Qui Paolo evidenzia come la gloria di Dio sarà rivelata attraverso la sofferenza che lui e i suoi compagni affrontano, un'idea simile a quella che esprime in 2 Corinzi 4.


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