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Geremia, 51

46. Non si avvilisca il vostro cuore e non temete per la notizia diffusa nel paese; un anno giunge una notizia e l'anno dopo un'altra. La violenza è nel paese, un tiranno contro un tiranno.

Wersety związane z Geremia, 51:

Il capitolo 51 di Geremia parla della caduta e della distruzione di Babilonia, che sarà punita da Dio a causa della sua arroganza e crudeltà. Il profeta Geremia viene inviato per proclamare la distruzione di Babilonia e incoraggiare il popolo di Dio a lasciare la città prima che sia troppo tardi. Ecco cinque versi relativi agli argomenti affrontati in Geremia 51:

Isaia 44:27: "Sono colui che dice di Ciro:" È il mio pastore e realizzerà tutto ciò che mi piace; dirà di Gerusalemme "Sii ricostruito" e del tempio: "Le sue basi saranno rilasciate. "." Questo verso parla della profezia di Dio su Ciro, il re persiano che sconfiggerà Babilonia e permetterà al popolo di Dio di tornare a Gerusalemme e ricostruire il tempio.

Apocalisse 18:4: "Poi ho sentito un'altra voce dai cieli che dice Chiama alla tua gente che esce da Babilonia prima che sia troppo tardi e soffia di una punizione divina.

Salmo 137:8-9: "Figlia di Babilonia, destinata alla distruzione, felicemente colui che ti ripaghi il male che ci hai fatto. Felice quello che prende i tuoi figli e schiacciandoli contro le pietre!" Questo verso parla di giustizia divina che sarà fatta con Babilonia a causa della sua crudeltà e oppressione per il popolo di Dio.

Isaia 13:19: "Babilonia, il gioiello dei regni, la gloria e l'orgoglio dei caldei, sarà come Sodoma e Gomorra quando Dio li ha distrutti". Questo verso parla della caduta di Babilonia, che sarà punita per la sua arroganza e i peccati contro Dio.

Geremia 50:46: "Ascolta il grido di Babilonia; il suono della grande distruzione viene dalla terra dei Caldei." Questo verso parla dell'imminente distruzione di Babilonia e del grido che verrà ascoltato in tutta la terra.





“Como Jesus, preparemo-nos a duas ascensões: uma ao Calvário e outra ao Céu. A ascensão ao Calvário, se não for alegre, deve ao menos ser resignada!” São Padre Pio de Pietrelcina