Giobbe, 23
15. Perciò sono atterrito al suo cospetto, se ci penso, provo spavento.
15. Perciò sono atterrito al suo cospetto, se ci penso, provo spavento.
Nel lavoro 23, Giobbe esprime la sua angoscia e il desiderio di trovare Dio, ma sente di essere inaccessibile. Il lavoro richiede un giudizio giusto e crede che se potesse apparire davanti a Dio, sarebbe giustificato. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati nel lavoro 23:
Salmo 139:7-10: "Dove potrei sfuggire al tuo spirito? Dove potresti sfuggire alla tua presenza? Ali dell'alba e vivere alle estremità del mare, anche lì la tua mano destra mi guiderà e mi sosterrà." Questo verso mostra che Dio è sempre presente, ovunque e situazioni, e che non c'è posto in cui possiamo sfuggire alla sua presenza.
Isaia 55:6: "Cerca il Signore finché si può trovare, invocarlo mentre è vicino." Questo verso sottolinea l'importanza di cercare Dio come possiamo trovarlo e invocarlo fintanto che è vicino.
Deuteronomio 4:29: "Ma se cerchi dal Signore tuo Dio, lo troverai, se lo cerchi con tutto il tuo cuore e tutta la tua anima." Questo verso parla dell'importanza di cercare Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima, e che se lo cerchiamo, lo troveremo.
Salmo 34:18: "Vicino al Signore di coloro che hanno un cuore spezzato e salvano quelli dello spirito oppresso". Questo verso parla della vicinanza di Dio a coloro che hanno un cuore spezzato e spirito oppresso, dimostrando che è presente in tempi di angoscia.
Ebrei 4:16: "Veniamo quindi con fiducia nel trono della grazia, affinché possiamo raggiungere la misericordia e trovare la grazia per essere aiutata in modo tempestivo". Questo verso ci incoraggia ad avvicinarci al trono della grazia di Dio con fiducia, affinché possiamo trovare misericordia e grazia in tempi di necessità.
“Seja grato e beije docemente a mão de Deus. É sempre a mão de um pai que pune porque lhe quer bem” São Padre Pio de Pietrelcina