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Queste sono le origini dei cieli e della terra quando Dio li creò. Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, (Genesi 2, 4)
ancora nessun cespuglio della steppa vi era sulla terra, né alcuna erba della steppa vi era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non vi era l'uomo che lavorasse il terreno (Genesi 2, 5)
allora il Signore Dio modellò l'uomo con la polvere del terreno e soffiò nelle sue narici un alito di vita; così l'uomo divenne un essere vivente. (Genesi 2, 7)
Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino; poi di lì si divideva e diventava quattro corsi. (Genesi 2, 10)
Il nome del primo è Pison: esso delimita il confine di tutta la regione di Avila, dove c'è l'oro: (Genesi 2, 11)
l'oro di quella terra è fine; ivi c'è il bdellio e la pietra d'onice. (Genesi 2, 12)
E il nome del secondo fiume è Ghicon: esso delimita il confine di tutta la regione di Etiopia. (Genesi 2, 13)
Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: "Di tutti gli alberi del giardino tu puoi mangiare; (Genesi 2, 16)
Poi il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto a lui corrispondente". (Genesi 2, 18)
Allora il Signore Dio modellò dal terreno tutte le fiere della steppa e tutti i volatili del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato gli esseri viventi, quello doveva essere il loro nome. (Genesi 2, 19)
E così l'uomo impose dei nomi a tutto il bestiame, a tutti i volatili del cielo e a tutte le fiere della steppa; ma, per l'uomo, non fu trovato un aiuto a lui corrispondente. (Genesi 2, 20)
Allora il Signore Dio fece cadere un sonno profondo sull'uomo, che si addormentò, poi gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. (Genesi 2, 21)