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Gli parlò con benevolenza e gli assegnò un trono superiore ai troni dei re ch'erano con lui a Babilonia. (Re 2 25, 28)
lo custodì dai nemici, lo difese da quanti lo insidiavano e gli assegnò il premio di un aspro combattimento, perché conoscesse che più potente di tutto è la pietà. (Sapienza 10, 12)
Poi aggiunse gloria ad Aronne, dandogli un vero patrimonio: gli assegnò le primizie dei frutti, gli assicurò soprattutto pane in abbondanza. (Siracide 45, 20)
Ecco il paese dei Caldei: questo popolo non esisteva. L'Assiro lo assegnò alle bestie selvatiche; essi innalzarono le loro torri, abbatterono i suoi bastioni, la ridussero in rovina. (Isaia 23, 13)
In quanto al popolo dei poveri che non possedevano alcunché, Nabuzaradàn, comandante della guardia, lo fece restare nel territorio di Giuda e in quel tempo assegnò loro vigne e campi. (Geremia 39, 10)
Io ti assegno per gli anni della loro colpa il numero di centonovanta giorni e tu porterai la colpa della casa d'Israele. (Ezechiele 4, 5)
Terminato ciò, giacerai sul fianco destro e porterai la colpa della casa di Giuda; ti assegno quaranta giorni, un giorno per ogni anno. (Ezechiele 4, 6)
Il re assegnò loro una razione giornaliera delle vivande reali e del vino che beveva egli stesso. La loro educazione doveva durare tre anni; al termine dovevano prender posto alla presenza del re. (Daniele 1, 5)
A lui Abramo assegnò come sua parte la decima di tutto. Egli viene interpretato anzitutto re di giustizia, poi re di Salem, cioè re di pace. (Ebrei 7, 2)