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Vangelo secondo Giovanni, 5

24. In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.

Kapcsolódó versek Vangelo secondo Giovanni, 5:

San Giovanni 5 è un capitolo che parla della guarigione di un uomo che era stato malato per 38 anni e di come ha causato polemiche tra i leader religiosi dell'epoca. Inoltre, Gesù si presenta come il Figlio di Dio e parla dell'autorità che gli è stata data da suo Padre. Successivamente, cinque versetti relativi agli argomenti affrontati in St. John 5:

Giovanni 5:21: "Perché, proprio come il padre solleva i morti e dà loro la vita, così il figlio dà vita a chi vuole." Questo verso mostra l'autorità che Gesù possiede per concedere la vita e resuscitare i morti.

Giovanni 5:24: "Dico la verità: chi ascolta la mia parola e crede in Colui che mi ha mandato ha una vita eterna e non sarà condannato, ma è passato dalla morte alla vita". In questo versetto, Gesù parla della salvezza che si ottiene attraverso la fede in Dio e nel suo messaggio.

Giovanni 5:39: "Studi attentamente le Scritture, perché pensi di avere una vita eterna in esse. E sono le Scritture che mi testimoniano." Questo verso mostra come i leader religiosi del tempo fossero bloccati dalle tradizioni e dalla lettera della legge, senza comprendere il vero significato delle Scritture e il messaggio di Gesù.

Giovanni 5:44: "Come puoi credere, se accetti la gloria l'uno dall'altro, ma non cerchi la gloria che viene dall'unico Dio?" In questo verso, Gesù parla della ricerca della gloria e del riconoscimento umani, piuttosto che cercare l'approvazione e la gloria di Dio.

Giovanni 5:46-47: "Se fossi cresciuto a Mosè, mi crederebbero, perché ha scritto su di me. Ma se non credono nei suoi scritti, come crederanno a quello che dico?" Gesù parla di come il suo messaggio sia conforme alle Scritture e che coloro che non credono nelle sue parole non seguono realmente gli insegnamenti di Mosè e dei profeti.





“Submeter-se não significa ser escravo, mas ser livre para receber santos conselhos.” São Padre Pio de Pietrelcina