Samuele 2, 23

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Queste sono le ultime parole di Davide: oracolo dell'uomo che l'Altissimo ha innalzato, del consacrato del Dio di Giacobbe, del soave cantore d'Israele.

2 Lo spirito del Signore parla in me, la sua parola è sulla mia lingua;

3 il Dio di Giacobbe ha parlato, la rupe d'Israele mi ha detto: Chi governa gli uomini ed è giusto, chi governa con timore di Dio,

4 è come la luce del mattino al sorgere del sole, in un mattino senza nubi, che fa scintillare dopo la pioggia i germogli della terra.

5 Così è stabile la mia casa davanti a Dio, perché ha stabilito con me un'alleanza eterna, in tutto regolata e garantita. Non farà dunque germogliare quanto mi salva e quanto mi diletta?

6 Ma gli scellerati sono come spine, che si buttano via a fasci e non si prendono con la mano;

7 chi le tocca usa un ferro o un'asta di lancia e si bruciano al completo nel fuoco».

8 Questi sono i nomi dei prodi di Davide: Is-Bàal il Cacmonita, capo dei Tre. Egli impugnò la lancia contro ottocento uomini e li trafisse in un solo scontro.

9 Dopo di lui veniva Eleàzaro figlio di Dodò l'Acochita, uno dei tre prodi che erano con Davide, quando sfidarono i Filistei schierati in battaglia, mentre gli Israeliti si ritiravano sulle alture.

10 Egli si alzò, percosse i Filistei, finché la sua mano, sfinita, rimase attaccata alla spada. Il Signore concesse in quel giorno una grande vittoria e il popolo seguì Eleàzaro soltanto per spogliare i cadaveri.

11 Dopo di lui veniva Sammà figlio di Aghè, l'Ararita. I Filistei erano radunati a Lechì; in quel luogo vi era un campo pieno di lenticchie: mentre il popolo fuggiva dinanzi ai Filistei,

12 Sammà si piantò in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei. E il Signore concesse una grande vittoria.

13 Tre dei Trenta scesero al tempo della mietitura e vennero da Davide nella caverna di Adullàm, mentre una schiera di Filistei era accampata nella valle dei Rèfaim.

14 Davide era allora nella fortezza e c'era un appostamento di Filistei a Betlemme.

15 Davide espresse un desiderio e disse: «Se qualcuno mi desse da bere l'acqua del pozzo che è vicino alla porta di Betlemme!».

16 I tre prodi si aprirono un varco attraverso il campo filisteo, attinsero l'acqua dal pozzo di Betlemme, vicino alla porta, la presero e la presentarono a Davide; il quale però non ne volle bere, ma la sparse davanti al Signore,

17 dicendo: «Lungi da me, Signore, il fare tal cosa! E' il sangue di questi uomini, che sono andati là a rischio della loro vita!». Non la volle bere. Questo fecero quei tre prodi.

18 Abisài, fratello di Ioab, figlio di Zeruià, fu il capo dei Trenta. Egli impugnò la lancia contro trecento uomini e li trafisse; si acquistò fama fra i trenta.

19 Fu il più glorioso dei Trenta e perciò fu fatto loro capo, ma non giunse alla pari dei Tre.

20 Poi veniva Benaià, figlio di Ioiadà, uomo valoroso, celebre per le sue prodezze, oriundo da Cabseèl. Egli uccise i due figli di Arièl, di Moab. Scese anche in mezzo a una cisterna, dove uccise un leone, in un giorno di neve.

21 Uccise anche un Egiziano, uomo d'alta statura, che teneva una lancia in mano; Benaià gli scese contro con un bastone, strappò di mano all'Egiziano la lancia e lo uccise con la lancia di lui.

22 Questo fece Benaià figlio di Ioiadà, e si acquistò fama tra i trenta prodi.

23 Fu il più illustre dei Trenta, ma non giunse alla pari dei Tre. Davide lo ammise nel suo consiglio.

24 Poi vi erano Asaèl fratello di Ioab, uno dei Trenta; Elcanàn figlio di Dodò, di Betlemme.

25 Sammà di Caròd; Elikà di Caròd;

26 Cèles di Pelèt; Ira figlio di Ikkès, di Tekòa;

27 Abièzer di Anatot; Mebunnài di Cusà;

28 Zalmòn di Acòach; Maharai di Netofà;

29 Chèleb figlio di Baanà, di Netofà; Ittài figlio di Ribài, di Gàbaa di Beniamino; Benaià di Piratòn;

30 Iddài di Nahale-Gaàs;

31 Abi-Albòn di Arbàt; Azmàvet di Bacurìm;

32 Eliacbà di Saalbòn; Iasèn di Gun;

33 Giònata figlio di Sammà, di Aràr; Achiàm figlio di Saràr, di Afàr;

34 Elifèlet figlio di Acasbài, il Maacatita; Eliàm figlio di Achitòfel, di Ghilo;

35 Chesrài del Carmelo; Paarài di Aràb;

36 Igàl figlio di Natàn, da Zobà; Banì di Gad;

37 Zèlek l'Ammonita; Nacrai da Beeròt, scudiero di Ioab, figlio di Zeruià;

38 Irà di Ièter; Garèb di Ièter;

39 Uria l'Hittita. In tutto trentasette.




Versículos relacionados com Samuele 2, 23:

2 Samuel 23 presenta un elenco di "ultime" azioni di David e le ultime parole, così come i suoi coraggiosi guerrieri. I versetti seguenti sono correlati agli argomenti trattati in questo capitolo:

Proverbi 29:23: "L'orgoglio dell'uomo lo massacrerà, ma l'onore sosterrà l'umile spirito". Questo proverbio si riferisce all'umiltà e all'onore, temi presenti nel capitolo 23, che mette in evidenza le azioni di David e dei suoi guerrieri, uomini umili che hanno raggiunto grandi azioni dalla grazia di Dio.

1 Cronache 11:22: "Benaia, figlio di Joiada, figlio di un uomo coraggioso di Cabzeel, che aveva fatto molte azioni; feriva i due figli di Ariel, da Moab; scendeva anche lui e uccise un leone nel mezzo di una fossa, nel tempo della neve. " Questo verso parla di Benaia, uno dei coraggiosi guerrieri di David che è anche menzionato in 2 Samuel 23, mettendo in evidenza il coraggio e il coraggio di questi uomini.

Salmo 18:2: "Il Signore è la mia roccia, la mia fortezza e il mio liberatore; mio Dio, la mia fortezza, in cui mi fido; il mio scudo, la forza della mia salvezza e il mio alto rifugio." Questo Salmo è attribuito a David e si riferisce al tema della protezione divina presente nel capitolo 23, che mette in evidenza la fedeltà di Dio per proteggere e sostenere David e i suoi guerrieri.

1 Cronache 12:32: "E i figli di Issachar, compresi nella conoscenza del Times, di sapere cosa doveva fare Israele; duecento dei loro fratelli erano sotto i loro ordini". Questo verso parla della tribù Issacar, che è menzionata in 2 Samuele 23 come una delle tribù che si sono unite a David. Ciò evidenzia l'importanza della saggezza e della conoscenza del successo in battaglia.

Proverbi 16:7: "Quando le vie dell'uomo sono piacevoli per il Signore, anche i suoi nemici fanno pace con lui". Questo proverbio si riferisce all'idea presente in 2 Samuele 23 che Dio è il protettore di David e dei suoi guerrieri. Quando seguiamo la volontà di Dio e cerchiamo di piacere a lui, ci protegge e persino i nostri nemici possono riconciliarci con noi.


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