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Levitico, 3

9. di questo sacrificio di comunione offrirà quale sacrificio consumato dal fuoco per il Signore il grasso e cioè l'intiera coda presso l'estremità della spina dorsale, il grasso che avvolge le viscere e tutto quello che vi è sopra,

Kapcsolódó versek Levitico, 3:

Levitico 3 si occupa dell'offerta di sacrificio di pace, che è volontariamente offerto come atto di gratitudine e comunione con Dio. Il capitolo descrive i requisiti per il sacrificio di animali di gregge, come pecore, capre e bovini. I versi selezionati sono:

Levitico 22:29-30: "Quando offri un sacrificio di Ringraziamento al Signore, ti offri in modo che sia accettabile. Lo stesso giorno lo mangiano. Non lasciare che nulla rimane fino alla mattina successiva. Signore. " Questo versetto parla dell'importanza di offrire in modo accettabile il sacrificio del Ringraziamento a Dio e di consumarlo nello stesso giorno, il che è un principio importante nel capitolo 3.

Ebrei 13:15: "Attraverso Gesù, quindi, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode, che è il risultato delle labbra che confessano il suo nome". Questo verso mostra che sebbene non siamo più obbligati a offrire sacrifici di animali, possiamo ancora offrire sacrifici a Dio, come il sacrificio di lode.

Salmo 50:14: "Offri a Dio in sacrificio la sua gratitudine, adempie ai suoi voti al massimo", questo verso ci ricorda che il sacrificio della pace era un atto di gratitudine e comunione con Dio e che possiamo offrire i nostri sacrifici gratitudine e impegno.

Isaia 53:5: "Ma è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, è stato schiacciato a causa delle nostre iniquità; la punizione che ci ha portato la pace era su di lui e dalle sue ferite eravamo guariti". Questo verso ci ricorda che Gesù è il sacrificio finale che porta la pace tra Dio e l'uomo.

Romani 5:1: "Essendo stato giustificato dalla fede, abbiamo la pace con Dio, per nostro Signore Gesù Cristo", questo verso evidenzia l'importanza della pace con Dio e come si ottiene attraverso Gesù Cristo.





“Submeter-se não significa ser escravo, mas ser livre para receber santos conselhos.” São Padre Pio de Pietrelcina