Talált 266 Eredmények: lei
Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. (Genesi 3, 6)
Per riguardo a lei, egli trattò bene Abram, che ricevette greggi e armenti e asini, schiavi e schiave, asine e cammelli. (Genesi 12, 16)
Sarai disse ad Abram: «Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli». Abram ascoltò la voce di Sarai. (Genesi 16, 2)
Egli si unì ad Agar, che restò incinta. Ma, quando essa si accorse di essere incinta, la sua padrona non contò più nulla per lei. (Genesi 16, 4)
Allora Sarai disse ad Abram: «L'offesa a me fatta ricada su di te! Io ti ho dato in braccio la mia schiava, ma da quando si è accorta d'essere incinta, io non conto più niente per lei. Il Signore sia giudice tra me e te!». (Genesi 16, 5)
Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni e re di popoli nasceranno da lei». (Genesi 17, 16)
Abimèlech, che non si era ancora accostato a lei, disse: «Mio Signore, vuoi far morire anche la gente innocente? (Genesi 20, 4)
Non mi ha forse detto: E' mia sorella? E anche lei ha detto: E' mio fratello. Con retta coscienza e mani innocenti ho fatto questo». (Genesi 20, 5)
Poi Abramo si staccò dal cadavere di lei e parlò agli Hittiti: (Genesi 23, 3)
Poi il servo tirò fuori oggetti d'argento e oggetti d'oro e vesti e li diede a Rebecca; doni preziosi diede anche al fratello e alla madre di lei. (Genesi 24, 53)
Ma il fratello e la madre di lei dissero: «Rimanga la giovinetta con noi qualche tempo, una decina di giorni; dopo, te ne andrai». (Genesi 24, 55)
Dissero allora: «Chiamiamo la giovinetta e domandiamo a lei stessa». (Genesi 24, 57)