Talált 158 Eredmények: discendenti di Levi
Fra i discendenti di Isear: Chenania e i suoi figli erano addetti agli affari esterni di Israele come magistrati e giudici. (Cronache 1 26, 29)
Fra i discendenti di Ebron: Casabià e i suoi fratelli, uomini valorosi, in numero di millesettecento, erano addetti alla sorveglianza di Israele, dalla Transgiordania all'occidente, riguardo a ogni cosa relativa al culto del Signore e al servizio del re. (Cronache 1 26, 30)
Fra i discendenti di Ebron c'era Ieria, il capo degli Ebroniti divisi secondo le loro genealogie; nell'anno quarantesimo del regno di Davide si effettuarono ricerche sugli Ebroniti; fra di loro c'erano uomini valorosi in Iazer di Gàlaad. (Cronache 1 26, 31)
Egli era dei discendenti di Perez ed era il capo di tutti gli ufficiali dell'esercito, per il primo mese. (Cronache 1 27, 3)
Settimo, per il settimo mese, era Chelez di Pelon, dei discendenti di Efraim; la sua classe era di ventiquattromila. (Cronache 1 27, 10)
Undecimo, per l'undecimo mese, era Benaià di Piraton, dei discendenti di Efraim; la sua classe era di ventiquattromila. (Cronache 1 27, 14)
su quella di Levi, Casabia figlio di Kemuel; sugli Aronnidi, Zadòk; (Cronache 1 27, 17)
cioè i loro discendenti, sopravvissuti dopo di loro nel paese, quanti non erano stati sterminati dagli Israeliti, Salomone li rese tributari, come lo sono fino ad oggi. (Cronache 2 8, 8)
Poiché la mano benefica del nostro Dio era su di noi, ci hanno mandato un uomo assennato, dei figli di Macli, figlio di Levi, figlio d'Israele, cioè Serebia, con i suoi figli e fratelli: diciotto persone; (Esdra 8, 18)
Discendenti dei servi di Salomone: figli di Sotai, figli di Sofèret, figli di Perida, (Neemia 7, 57)
Totale degli oblati e dei discendenti dei servi di Salomone: trecentonovantadue. (Neemia 7, 60)
perché in quelle stanze i figli d'Israele e i figli di Levi devono portare l'offerta prelevata sul frumento, sul vino e sull'olio; in quel luogo stanno gli arredi del santuario, i sacerdoti che prestano il servizio, i portieri e i cantori. Ci siamo impegnati così a non trascurare la casa del nostro Dio. (Neemia 10, 40)