Talált 45 Eredmények: degno

  • Perciò, abbandonando ora da forte questa vita, mi mostrerò degno della mia età (Maccabei 2 6, 27)

  • Non temere questo carnefice ma, mostrandoti degno dei tuoi fratelli, accetta la morte, perché io ti possa riavere insieme con i tuoi fratelli nel giorno della misericordia». (Maccabei 2 7, 29)

  • Dopo aver armato ciascuno di loro non tanto con la sicurezza degli scudi e delle lance quanto con il conforto delle egregie parole, li riempì di gioia, narrando loro un sogno degno di fede, anzi una vera visione. (Maccabei 2 15, 11)

  • Mi conceda Dio di parlare secondo conoscenza e di pensare in modo degno dei doni ricevuti, perché egli è guida della sapienza e i saggi ricevono da lui orientamento. (Sapienza 7, 15)

  • Così le mie opere ti saranno gradite; io giudicherò con equità il tuo popolo e sarò degno del trono di mio padre. (Sapienza 9, 12)

  • Ma chi non si lascia correggere da castighi di derisione, sperimenterà un giudizio degno di Dio. (Sapienza 12, 26)

  • Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo, do uomini al tuo posto e nazioni in cambio della tua vita. (Isaia 43, 4)

  • Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco. (Vangelo secondo Matteo 3, 11)

  • Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. (Vangelo secondo Matteo 8, 8)

  • Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; (Vangelo secondo Matteo 10, 37)

  • chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. (Vangelo secondo Matteo 10, 38)

  • e predicava: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. (Vangelo secondo Marco 1, 7)


“A sua função é tirar e transportar as pedras, e arrancar os espinhos. Jesus é quem semeia, planta, cultiva e rega. Mas seu trabalho também é obra de Jesus. Sem Ele você nada pode fazer.” São Padre Pio de Pietrelcina