Talált 87 Eredmények: Discendenti

  • Egli era dei discendenti di Perez ed era il capo di tutti gli ufficiali dell'esercito, per il primo mese. (Cronache 1 27, 3)

  • Settimo, per il settimo mese, era Chelez di Pelon, dei discendenti di Efraim; la sua classe era di ventiquattromila. (Cronache 1 27, 10)

  • Undecimo, per l'undecimo mese, era Benaià di Piraton, dei discendenti di Efraim; la sua classe era di ventiquattromila. (Cronache 1 27, 14)

  • cioè i loro discendenti, sopravvissuti dopo di loro nel paese, quanti non erano stati sterminati dagli Israeliti, Salomone li rese tributari, come lo sono fino ad oggi. (Cronache 2 8, 8)

  • Discendenti dei servi di Salomone: figli di Sotai, figli di Sofèret, figli di Perida, (Neemia 7, 57)

  • Totale degli oblati e dei discendenti dei servi di Salomone: trecentonovantadue. (Neemia 7, 60)

  • Ecco i capi della provincia che si sono stabiliti a Gerusalemme, mentre nelle città di Giuda ognuno si è stabilito nella sua proprietà, nella sua città: Israeliti, sacerdoti, leviti, oblati e i discendenti dei servi di Salomone. (Neemia 11, 3)

  • Questo popolo si compone di discendenti dei Caldei. (Giuditta 5, 6)

  • Questi giorni devono essere commemorati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni città; questi giorni di Purim non devono cessare mai di essere celebrati fra i Giudei e il loro ricordo non dovrà mai cancellarsi fra i loro discendenti. (Ester 9, 28)

  • per stabilire questi giorni di Purim nelle loro date precise, come li avevano ordinati il giudeo Mardocheo e la regina Ester e come essi stessi li avevano stabiliti per sé e per i loro discendenti, in occasione del loro digiuno e della loro invocazione. (Ester 9, 31)

  • Se ha molti figli, saranno per la spada e i suoi discendenti non avranno pane da sfamarsi; (Giobbe 27, 14)

  • di disperdere i loro discendenti tra le genti e disseminarli per il paese. (Salmi 106, 27)


“Pobres e desafortunadas as almas que se envolvem no turbilhão de preocupações deste mundo. Quanto mais amam o mundo, mais suas paixões crescem, mais queimam de desejos, mais se tornam incapazes de atingir seus objetivos. E vêm, então, as inquietações, as impaciências e terríveis sofrimentos profundos, pois seus corações não palpitam com a caridade e o amor. Rezemos por essas almas desafortunadas e miseráveis, para que Jesus, em Sua infinita misericórdia, possa perdoá-las e conduzi-las a Ele.” São Padre Pio de Pietrelcina