Talált 468 Eredmények: peccato di adorazione di un polpaccio
la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. (Romani 5, 14)
E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione. (Romani 5, 16)
La Legge poi sopravvenne perché abbondasse la caduta; ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. (Romani 5, 20)
Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore. (Romani 5, 21)
Che diremo dunque? Rimaniamo nel peccato perché abbondi la grazia? (Romani 6, 1)
È assurdo! Noi, che già siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere in esso? (Romani 6, 2)
Lo sappiamo: l'uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. (Romani 6, 6)
Infatti chi è morto, è liberato dal peccato. (Romani 6, 7)
Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. (Romani 6, 10)
Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù. (Romani 6, 11)
Il peccato dunque non regni più nel vostro corpo mortale, così da sottomettervi ai suoi desideri. (Romani 6, 12)
Non offrite al peccato le vostre membra come strumenti di ingiustizia, ma offrite voi stessi a Dio come viventi, ritornati dai morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia. (Romani 6, 13)