Atti degli Apostoli, 18

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto.

2 Qui trovò un Giudeo chiamato Aquila, oriundo del Ponto, arrivato poco prima dall'Italia con la moglie Priscilla, in seguito all'ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro

3 e poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì nella loro casa e lavorava. Erano infatti di mestiere fabbricatori di tende.

4 Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci.

5 Quando giunsero dalla Macedonia Sila e Timòteo, Paolo si dedicò tutto alla predicazione, affermando davanti ai Giudei che Gesù era il Cristo.

6 Ma poiché essi gli si opponevano e bestemmiavano, scuotendosi le vesti, disse: «Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente; da ora in poi io andrò dai pagani».

7 E andatosene di là, entrò nella casa di un tale chiamato Tizio Giusto, che onorava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga.

8 Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e anche molti dei Corinzi, udendo Paolo, credevano e si facevano battezzare.

9 E una notte in visione il Signore disse a Paolo: «Non aver paura, ma continua a parlare e non tacere,

10 perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male, perché io ho un popolo numeroso in questa città».

11 Così Paolo si fermò un anno e mezzo, insegnando fra loro la parola di Dio.

12 Mentre era proconsole dell'Acaia Gallione, i Giudei insorsero in massa contro Paolo e lo condussero al tribunale dicendo:

13 «Costui persuade la gente a rendere un culto a Dio in modo contrario alla legge».

14 Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: «Se si trattasse di un delitto o di un'azione malvagia, o Giudei, io vi ascolterei, come di ragione.

15 Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra legge, vedetevela voi; io non voglio essere giudice di queste faccende».

16 E li fece cacciare dal tribunale.

17 Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagoga, e lo percossero davanti al tribunale ma Gallione non si curava affatto di tutto ciò.

18 Paolo si trattenne ancora parecchi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s'imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era fatto tagliare i capelli a causa di un voto che aveva fatto.

19 Giunsero a Efeso, dove lasciò i due coniugi, ed entrato nella sinagoga si mise a discutere con i Giudei.

20 Questi lo pregavano di fermarsi più a lungo, ma non acconsentì.

21 Tuttavia prese congedo dicendo: «Ritornerò di nuovo da voi, se Dio lo vorrà», quindi partì da Efeso.

22 Giunto a Cesarèa, si recò a salutare la Chiesa di Gerusalemme e poi scese ad Antiochia.

23 Trascorso colà un po' di tempo, partì di nuovo percorrendo di seguito le regioni della Galazia e della Frigia, confermando nella fede tutti i discepoli.

24 Arrivò a Efeso un Giudeo, chiamato Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, versato nelle Scritture.

25 Questi era stato ammaestrato nella via del Signore e pieno di fervore parlava e insegnava esattamente ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni.

26 Egli intanto cominciò a parlare francamente nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio.

27 Poiché egli desiderava passare nell'Acaia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di fargli buona accoglienza. Giunto colà, fu molto utile a quelli che per opera della grazia erano divenuti credenti;

28 confutava infatti vigorosamente i Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo.




Versículos relacionados com Atti degli Apostoli, 18:

In Atti degli Apostoli 18, Paolo arriva a Corinto e inizia a predicare la Parola di Dio, affrontando sfide e persecuzione. È incoraggiato dal Signore in una visione e rimane in città per un anno e mezzo, formando una chiesa forte e lasciando un'eredità di insegnamenti. I versetti selezionati di seguito parlano di argomenti come perseveranza, coraggio, fedeltà a Dio e l'importanza del lavoro di squadra nella diffusione del Vangelo:

Filippesi 1:6: "Ho piena fiducia che colui che ha iniziato una buona opera in te lo completerà fino a Cristo Gesù." Questo verso parla della perseveranza di Dio nelle nostre vite, permettendoci e guidandoci di soddisfare la sua volontà.

Joshua 1:9: "Non ti ho ordinato? Sii forte e coraggioso! Non essere terrorizzato, né scoraggiarti, per il Signore, il tuo Dio, sarà con te dove cammini." Questo verso parla dell'importanza del coraggio e della fiducia in Dio, per affrontare le avversità della vita.

Ebrei 11:6: "Senza fede è impossibile compiacere Dio, poiché chiunque si avvicini a lui deve credere che esista e premia coloro che lo cercano". Questo verso mette in evidenza l'importanza della fedeltà e della fiducia in Dio, per farti piacere e cercare la tua volontà nelle nostre vite.

Efesini 4:16: "Il suo intero corpo, adattato e unito dall'aiuto di tutte le articolazioni, cresce e si costruisce in amore, mentre ogni parte svolge la sua funzione". Questo verso parla dell'importanza del lavoro di squadra e della collaborazione di tutti i membri del corpo di Cristo, per la costruzione della chiesa e la diffusione del Vangelo.

Atti degli Apostoli 18:5: "Non appena Silas e Timoteo vennero dalla Macedonia, Paolo si dedicò esclusivamente alla predicazione, assistendo agli ebrei che Gesù era il Cristo". Questo verso mette in evidenza la dedizione e l'impegno di Paolo per il lavoro di Dio, anche di fronte alle avversità e alle difficoltà che ha dovuto affrontare a Corinto.


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