Katolinen Raamattu
 

Giudici, 3

12. Ma gli Israeliti continuarono a commettere ciò che è male agli occhi del Signore; perciò questi rese Eglon, re di Moab, più potente d'Israele, perché Israele aveva commesso ciò che è male agli occhi del Signore.

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I giudici 3 si occupa della successione di giudici in Israele dopo la morte di Giosuè e di come il popolo di Israele si discosta dalla via di Dio, adorando idoli e servendo altri dei. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati nei giudici 3:

Deuteronomio 6:14: "Non seguire altri dei, gli dei dei popoli intorno a te." Questo verso avverte il popolo di Israele di non adorare altri dei e seguire la via di Dio. È rilevante per i giudici 3, in cui il popolo di Israele si è deviato dalla via di Dio e ha amato gli altri dei.

Esodo 20:3: "Non avrai altri dei prima di me". Questo è il primo dei dieci comandamenti dati da Dio a Mosè. È rilevante per i giudici 3, dove il popolo di Israele amava gli altri dei e si allontanava da Dio.

Deuteronomio. Questo verso parla di come il popolo di Israele amasse gli altri dei invece di Dio. È rilevante per i giudici 3, in cui il popolo di Israele si è allontanato da Dio e ha amato gli altri dei.

Giosuè 24:23: "Ora getta via gli dei stranieri che sono tra voi e si girano con tutti i loro cuori al Signore, il Dio di Israele." Questo verso parla di buttare via altri dei e di rivolgersi al Signore. È rilevante per i giudici 3, in cui il popolo di Israele amava gli altri dei invece di rivolgersi a Dio.

Deuteronomio 4:23: "Fai molta attenzione a non dimenticare l'alleanza che il Signore, il tuo Dio, ha fatto con te; non fare a se stessi idoli di alcun tipo." Questo versetto parla di non dimenticare il dio dell'alleanza realizzato con il popolo di Israele e di non fare idoli. È rilevante per i giudici 3, in cui il popolo di Israele si è allontanato da Dio e amava gli idoli.





“Amar significa dar aos outros – especialmente a quem precisa e a quem sofre – o que de melhor temos em nós mesmos e de nós mesmos; e de dá-lo sorridentes e felizes, renunciando ao nosso egoísmo, à nossa alegria, ao nosso prazer e ao nosso orgulho”. São Padre Pio de Pietrelcina