Corinzi 2, 7

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2 Corinzi 7 parla di pentimento e tristezza secondo Dio, rispetto alla tristezza mondana che non produce cambiamento. Il capitolo evidenzia la gioia che deriva dal pentimento e dalla riconciliazione con Dio, nonché l'importanza di mantenere una relazione sana con altri cristiani.

2 Corinzi 7:9-10- "Così, ora, mi rendo conto della gioia di avere una perfetta fiducia in te, sia in tutto ciò che mi riguarda e in te. Mi pento; anche se mi sono già pentito di me, dal momento che quella lettera ti ha rattristato poco tempo. " L'apostolo Paolo parla della gioia di avere fiducia in coloro che si sono pentiti, anche se la sua chiamata al pentimento ha causato una tristezza momentanea.

2 Corinzi 7:11 - "Per tristezza secondo Dio produce pentimento per la salvezza, che a nessuno porta pesa; ma la tristezza del mondo produce la morte". Paolo contrappone la tristezza secondo Dio con la tristezza del mondo, evidenziando come il primo porti al pentimento e alla salvezza, mentre il secondo porta alla morte.

2 Corinzi 7:14 - "Perché se ti mettessi in qualche modo, non ero imbarazzato; ma come tutto ciò che ti dicevamo era la verità, quindi il nostro orgoglio di Tito era vero come vero." Paolo evidenzia l'importanza della verità e della sincerità nelle relazioni tra i cristiani e come la gioia di relazionarsi con gli altri nella fede possa essere genuina e sostenuta quando la verità è valutata.

2 Corinzi 7:16 - "Mi rallegra del potere di fidarmi di te." Paolo parla della sua gioia di fidarsi dei corinzi, evidenziando l'importanza della fiducia reciproca e mantenendo una relazione sana tra i cristiani.

2 Corinzi 7:1 - "Avendo quindi tali promesse, ci purifichiamo da tutte le impurità, sia dalla carne che dallo Spirito, perfezionando la nostra santità nella paura di Dio." Il capitolo inizia con un'esortazione alla santità e alla purificazione, evidenziando come queste pratiche siano essenziali per mantenere una sana relazione con Dio e altri cristiani.