Löydetty 2497 Tulokset: Giuseppe e dei suoi fratelli
Alla mattina Giuseppe venne da loro e vide che erano afflitti. (Genesi 40, 6)
Gli dissero: "Abbiamo fatto un sogno e non c'è chi lo interpreti". Giuseppe disse loro: "Non è forse Dio che ha in suo potere le interpretazioni? Raccontatemi dunque". (Genesi 40, 8)
Allora il capo dei coppieri raccontò il suo sogno a Giuseppe e gli disse: "Nel mio sogno, ecco mi stava davanti una vite, (Genesi 40, 9)
sulla quale erano tre tralci; non appena essa cominciò a germogliare, apparvero i fiori e i suoi grappoli maturarono gli acini. (Genesi 40, 10)
Giuseppe gli disse: "Eccone la spiegazione: i tre tralci sono tre giorni. (Genesi 40, 12)
Allora il capo dei panettieri, vedendo che aveva dato un'interpretazione favorevole, disse a Giuseppe: "Quanto a me, nel mio sogno mi stavano sulla testa tre canestri di pane bianco (Genesi 40, 16)
Giuseppe rispose e disse: "Questa è la spiegazione: i tre canestri sono tre giorni. (Genesi 40, 18)
Appunto al terzo giorno - era il giorno natalizio del faraone - egli fece un banchetto a tutti i suoi ministri e allora sollevò la testa del capo dei coppieri e la testa del capo dei panettieri in mezzo ai suoi ministri. (Genesi 40, 20)
e invece impiccò il capo dei panettieri, secondo l'interpretazione che Giuseppe aveva loro data. (Genesi 40, 22)
Ma il capo dei coppieri non si ricordò di Giuseppe e lo dimenticò. (Genesi 40, 23)
Il faraone si era adirato contro i suoi servi e li aveva messi in carcere nella casa del capo delle guardie, me e il capo dei panettieri. (Genesi 41, 10)
Allora il faraone convocò Giuseppe. Lo fecero uscire in fretta dal sotterraneo ed egli si rase, si cambiò gli abiti e si presentò al faraone. (Genesi 41, 14)