Löydetty 266 Tulokset: David e Salomone
Salomone immolò al Signore, in sacrificio di comunione, ventiduemila buoi e centoventimila pecore; così il re e tutti gli Israeliti dedicarono il tempio al Signore. (Re 1 8, 63)
In quell'occasione Salomone celebrò la festa davanti al Signore nostro Dio per sette giorni: tutto Israele, dall'ingresso di Amat al torrente d'Egitto, un'assemblea molto grande, era con lui. (Re 1 8, 65)
Quando Salomone ebbe terminato di costruire il tempio del Signore, la reggia e quanto aveva voluto attuare, (Re 1 9, 1)
il Signore apparve per la seconda volta a Salomone, come gli era apparso in Gàbaon. (Re 1 9, 2)
Venti anni dopo che Salomone aveva costruito i due edifici, il tempio del Signore e la reggia, (Re 1 9, 10)
poiché Chiram, re di Tiro, aveva fornito a Salomone legname di cedro e legname di abete e oro a piacere, Salomone diede a Chiram venti villaggi nella regione della Galilea. (Re 1 9, 11)
Chiram partì da Tiro per vedere i villaggi che Salomone gli aveva dati, ma non gli piacquero. (Re 1 9, 12)
Questa è l'occasione del lavoro forzato che reclutò il re Salomone per costruire il tempio, la reggia, il Millo, le mura di Gerusalemme, Cazor, Meghiddo, Ghezer. (Re 1 9, 15)
Il faraone, re d'Egitto, con una spedizione aveva preso Ghezer, l'aveva data alle fiamme, aveva ucciso i Cananei che abitavano nella città e poi l'aveva assegnata in dote alla figlia, moglie di Salomone. (Re 1 9, 16)
Salomone riedificò Ghezer, Bet-Coròn inferiore, (Re 1 9, 17)
e tutte le città di rifornimento che gli appartenevano, le città per i suoi carri, quelle per i suoi cavalli e quanto Salomone aveva voluto costruire in Gerusalemme, nel Libano e in tutto il territorio del suo dominio. (Re 1 9, 19)
e cioè i discendenti rimasti dopo di loro nel paese, coloro che gli Israeliti non erano riusciti a sterminare, Salomone li costrinse ai lavori forzati, e tale è ancora la loro condizione. (Re 1 9, 21)