Löydetty 1621 Tulokset: questo

  • Dio poi chiamò l'asciutto terra e alla massa delle acque diede il nome di mari. E Dio vide che questo era buono. (Genesi 1, 10)

  • La terra produsse verdura, graminacee che facevano semenza secondo la propria specie e alberi che portavano frutto contenente il proprio seme, ciascuno secondo la propria specie. Poi Dio vide che questo era buono. (Genesi 1, 12)

  • Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: "Di tutti gli alberi del giardino tu puoi mangiare; (Genesi 2, 16)

  • Per questo l'uomo abbandona suo padre e sua madre e si attacca alla sua donna e i due diventano una sola carne. (Genesi 2, 24)

  • Il Signore Dio disse alla donna: "Come hai fatto questo?". Rispose la donna: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato". (Genesi 3, 13)

  • Allora il Signore Dio disse al serpente: "Perché hai fatto questo, maledetto sii tu fra tutto il bestiame e tra tutti gli animali della campagna: sul tuo ventre dovrai camminare e polvere dovrai mangiare per tutti i giorni della tua vita. (Genesi 3, 14)

  • Ecco, tu mi scacci oggi dalla faccia di questo suolo, e lungi dalla tua presenza io mi dovrò nascondere; io sarò ramingo e fuggiasco per la terra, per cui avverrà che chiunque mi troverà m'ucciderà". (Genesi 4, 14)

  • Questo è il libro della genealogia di Adamo. Nel giorno in cui Dio creò Adamo, lo fece a somiglianza di Dio. (Genesi 5, 1)

  • Ogni essere che si muove e ha vita sarà vostro cibo; tutto questo vi do, come già l'erba verde. (Genesi 9, 3)

  • Poi Dio disse: "Questo è il segno dell'alleanza che io pongo tra me e voi e ogni essere vivente che è con voi, per tutte le generazioni future: (Genesi 9, 12)

  • Poi Dio disse a Noè: "Questo è il segno dell'alleanza che io ho stabilito tra me e ogni carne che vi è sulla terra". (Genesi 9, 17)

  • E il Signore disse: "Ecco ch'essi sono un sol popolo e un labbro solo è per tutti loro; questo è il loro inizio nelle imprese; ormai tutto ciò che hanno meditato di fare non sarà loro impossibile. (Genesi 11, 6)


“Pobres e desafortunadas as almas que se envolvem no turbilhão de preocupações deste mundo. Quanto mais amam o mundo, mais suas paixões crescem, mais queimam de desejos, mais se tornam incapazes de atingir seus objetivos. E vêm, então, as inquietações, as impaciências e terríveis sofrimentos profundos, pois seus corações não palpitam com a caridade e o amor. Rezemos por essas almas desafortunadas e miseráveis, para que Jesus, em Sua infinita misericórdia, possa perdoá-las e conduzi-las a Ele.” São Padre Pio de Pietrelcina