Löydetty 2343 Tulokset: lui
Forse mio padre mi tasterà e io farò la figura di uno che si prende gioco di lui e attirerò sopra di me una maledizione invece che una benedizione!". (Genesi 27, 12)
mentre con le pelli dei capretti aveva rivestito le braccia di lui e la parte liscia del collo suo. (Genesi 27, 16)
Così non lo smascherò, perché le braccia di lui erano pelose come le braccia di suo fratello Esaù, e si accinse a benedirlo. (Genesi 27, 23)
Gli si avvicinò e lo baciò. Allora Isacco aspirò l'odore degli abiti di lui e lo benedisse dicendo: "Ecco: l'odore del figlio mio come l'odore d'un campo che il Signore ha benedetto. (Genesi 27, 27)
Anche lui preparò un piatto gustoso, poi lo recò a suo padre e gli disse: "Si alzi il mio padre e mangi della cacciagione del suo figlio, perché l'anima tua mi benedica". (Genesi 27, 31)
Allora Isacco fu scosso da un tremito grande assai e disse: "Chi è, dunque, colui che ha preso la cacciagione e me l'ha recata? Io ho mangiato tutto, prima che tu arrivassi, e l'ho benedetto. Anzi benedetto resterà!". (Genesi 27, 33)
Allora Isacco suo padre prese la parola e disse a lui: "Ecco, senza pingui succhi della terra sarà la tua sede, e senza la rugiada dei cieli dall'alto! (Genesi 27, 39)
Abiterai con lui qualche tempo, finché l'irritazione di tuo fratello si sarà calmata. (Genesi 27, 44)
Allora Làbano gli disse: "Davvero tu sei mio osso e mia carne!". Ed egli dimorò presso di lui per la durata di un mese. (Genesi 29, 14)
Ma quando fu sera egli prese sua figlia Lia e la condusse da lui ed egli si accostò a lei. (Genesi 29, 23)
Egli si accostò anche a Rachele e amò Rachele più di Lia; e fu ancora a servizio di lui per altri sette anni. (Genesi 29, 30)
Giacobbe osservò pure il volto di Làbano; si accorse che non era più come prima verso di lui. (Genesi 31, 2)