Löydetty 463 Tulokset: dodici tribù
Questo appezzamento sarà suo in possesso ereditario in Israele e così i miei prìncipi non opprimeranno più il mio popolo e lasceranno la terra alla casa d'Israele, alle sue tribù". (Ezechiele 45, 8)
Così dice Dio, mio Signore: "Questi sono i confini del paese che vi prenderete in eredità, tra le dodici tribù d'Israele, dando a Giuseppe due lotti. (Ezechiele 47, 13)
Vi spartirete i lotti di questo paese tra le dodici tribù d'Israele. (Ezechiele 47, 21)
L'avrete in sorte, come eredità voi e gli stranieri che risiedono in mezzo a voi e hanno generato figli e figlie diventando per voi come degli indigeni tra gli Israeliti; con voi l'avranno in sorte come eredità in mezzo alle tribù d'Israele; (Ezechiele 47, 22)
e sarà là, nelle tribù dove lo straniero è residente, che gli darete la sua eredità". Oracolo di Dio, mio Signore. (Ezechiele 47, 23)
Questi i nomi delle tribù: dal confine settentrionale, nei pressi di Chetlòn, all'imboccatura di Camat, fino a Cazer-Enòn, al confine di Damasco a settentrione, nei pressi di Camat, coi suoi lati, orientale e occidentale: un lotto a Dan. (Ezechiele 48, 1)
Quelli che prestano servizio in città saranno presi da tutte le tribù d'Israele. (Ezechiele 48, 19)
Quel che rimane di qua e di là del tributo sacro e del possesso della città è per il principe in possesso ereditario. Partendo dai venticinquemila del tributo fino al confine orientale e, verso occidente, partendo dai venticinquemila fino al mare, parallelamente ai lotti delle tribù, questo è del principe. Rimane in mezzo il tributo santo con santuario e tempio. (Ezechiele 48, 21)
Il resto delle tribù, dal lato orientale al lato occidentale: un lotto a Beniamino. (Ezechiele 48, 23)
Questa è la terra che si darà in eredità alle tribù d'Israele: questi sono i loro lotti. Oracolo di Dio, mio Signore. (Ezechiele 48, 29)
Le porte della città hanno i nomi delle tribù d'Israele. Tre sono a nord: una è la porta di Ruben, una la porta di Giuda e una la porta di Levi. (Ezechiele 48, 31)
Dodici mesi dopo, passeggiando sopra la terrazza del palazzo reale di Babilonia, (Daniele 4, 26)
