Löydetty 188 Tulokset: Chiamò

  • Presto, fuggi colà, perché io non posso far nulla finché tu non vi sia arrivato". Perciò il nome di quella città si chiamò Zoar. (Genesi 19, 22)

  • Allora Abimèlech si alzò di mattina presto e chiamò tutti i suoi servi, davanti ai quali riferì tutte queste cose, e quegli uomini si impaurirono assai. (Genesi 20, 8)

  • Poi chiamò Abramo e gli disse: "Che cosa ci hai fatto? Che colpa ho io commesso contro di te, perché tu abbia attirato su di me e sul mio regno un peccato tanto grande? Cose che non si devono fare tu hai fatto a mio riguardo!". (Genesi 20, 9)

  • Ma Dio udì la voce del ragazzo e un angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: "Che hai tu, Agar? Non temere, perché Dio ha ascoltato la voce del ragazzo là dove si trova. (Genesi 21, 17)

  • Per questo quel luogo si chiamò Bersabea, perché ivi fecero giuramento ambedue. (Genesi 21, 31)

  • Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: "Abramo, Abramo!". Rispose: "Eccomi!". (Genesi 22, 11)

  • Abramo chiamò il nome del santuario "il Signore provvede", onde oggi si dice: "Sul monte il Signore provvede". (Genesi 22, 14)

  • Poi l'angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta (Genesi 22, 15)

  • Subito dopo uscì suo fratello nell'atto di tenere con la mano il calcagno di Esaù, e lo si chiamò Giacobbe. Isacco aveva sessant'anni, alla loro nascita. (Genesi 25, 26)

  • Allora Abimèlech chiamò Isacco e disse: "Non c'è dubbio che costei sia tua moglie; e come mai tu hai detto: "E' mia sorella"?". Gli rispose Isacco: "Perché mi son detto: "Che non abbia a morire per causa di lei!"". (Genesi 26, 9)

  • Ma i pastori di Gerar vennero a contesa con i pastori di Isacco, dicendo: "L'acqua è nostra!". Ond'egli chiamò il pozzo Esech, perché quelli avevano litigato con lui. (Genesi 26, 20)

  • Scavarono un altro pozzo, ma quelli vennero a contesa anche per questo, ond'egli lo chiamò Sitna. (Genesi 26, 21)


“A divina bondade não só não rejeita as almas arrependidas, como também vai em busca das almas teimosas”. São Padre Pio de Pietrelcina