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Perché non dovremmo fare il male affinché venga il bene, come alcuni - la cui condanna è ben giusta - ci calunniano, dicendo che noi lo affermiamo? (Romani 3, 8)
infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. (Romani 7, 19)
Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. (Romani 7, 21)
quando essi ancora non eran nati e nulla avevano fatto di bene o di male - perché rimanesse fermo il disegno divino fondato sull'elezione non in base alle opere, ma alla volontà di colui che chiama - (Romani 9, 11)
La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; (Romani 12, 9)
Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. (Romani 12, 17)
Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male. (Romani 12, 21)
I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver da temere l'autorità? Fà il bene e ne avrai lode, (Romani 13, 3)
poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male. (Romani 13, 4)
L'amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l'amore. (Romani 13, 10)
Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chi mangia, perché Dio lo ha accolto. (Romani 14, 3)
Non distruggere l'opera di Dio per una questione di cibo! Tutto è mondo, d'accordo; ma è male per un uomo mangiare dando scandalo. (Romani 14, 20)