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Il Maccabeo acconsentì a tutte le cose che Lisia gli aveva proposto, preoccupato solo della comune utilità. Perciò quanto il Maccabeo richiese per iscritto a Lisia riguardo ai Giudei, il re lo concesse. (Maccabei 2 11, 15)
La lettera scritta da Lisia ai Giudei era concepita in questo modo: "Lisia al popolo dei Giudei: salute! (Maccabei 2 11, 16)
La lettera del re era così concepita: "Il re Antioco al fratello Lisia: salute! (Maccabei 2 11, 22)
Riguardo alle cose che Lisia, parente del re, vi ha concesso, anche noi siamo d'accordo. (Maccabei 2 11, 35)
Conclusi questi accordi, Lisia se ne tornò presso il re, mentre i Giudei ripresero il lavoro dei campi. (Maccabei 2 12, 1)
Dopo la disfatta e distruzione di questi, marciò anche contro Efron, città fortificata, nella quale abitava Lisia con una moltitudine di ogni genere. Giovani robusti, disposti davanti alle mura, combattevano vigorosamente, mentre all'interno vi era una grande provvista di macchine e di proiettili. (Maccabei 2 12, 27)
e con lui vi era anche Lisia, suo tutore e ministro, avendo ciascuno un esercito greco di centodiecimila fanti, cinquemilatrecento cavalieri, ventidue elefanti e trecento carri falcati. (Maccabei 2 13, 2)
Il Re dei re, però, eccitò lo sdegno di Antioco contro questo scellerato, poiché, avendogli Lisia dimostrato che era la causa di tutti i mali, egli ordinò di condurlo a Berèa e di farlo perire come si usa in quel luogo. (Maccabei 2 13, 4)
Lisia però salì sulla tribuna, si difese come poté, li persuase, li calmò, se li rese favorevoli e partì per Antiochia. In questo modo andarono le cose circa la spedizione e la ritirata del re. (Maccabei 2 13, 26)
si era impadronito della regione, dopo aver fatto sparire Antioco e il di lui tutore Lisia. (Maccabei 2 14, 2)
"Claudio Lisia a sua eccellenza il governatore Felice, salute. (Atti degli Apostoli 23, 26)
Allora Felice, che era perfettamente informato sulle cose riguardanti la Via, li rinviò dicendo: "Quando verrà giù il tribuno Lisia esaminerò il vostro caso". (Atti degli Apostoli 24, 22)
