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Osservate i miei sabati e venerate il mio santuario. Io sono il Signore. (Levitico 26, 2)
Mi volgerò contro di voi e sarete battuti di fronte ai vostri nemici; i vostri avversari domineranno sopra di voi. Voi fuggirete quando nessuno vi insegue. (Levitico 26, 17)
Allora, per tutto il tempo della desolazione, la terra godrà i suoi sabati e voi starete nella terra dei vostri nemici; allora si riposerà la terra e godrà i suoi sabati. (Levitico 26, 34)
Per tutto il tempo della desolazione godrà di quel riposo che non ha goduto durante i vostri sabati, quando abitavate in essa. (Levitico 26, 35)
La terra, abbandonata da loro, allora godrà i suoi sabati, mentre è deserta per colpa loro. Essi espieranno il loro peccato, proprio perché hanno disprezzato i miei precetti e hanno preso in disgusto le mie leggi. (Levitico 26, 43)
Non salite, perché non c'è il Signore in mezzo a voi, non fatevi battere di fronte ai vostri nemici, (Numeri 14, 42)
Mentre i figli d'Israele erano nel deserto, trovarono un uomo che raccoglieva legna in giorno di sabato. (Numeri 15, 32)
gli incensieri di costoro che hanno peccato a prezzo della loro vita siano fatti lamine battute per ricoprire l'altare, perché li hanno presentati al Signore e li hanno santificati; siano un segno per i figli d'Israele". (Numeri 17, 3)
I figli d'Israele gli dissero: "Saliremo per la strada battuta e se io e il mio bestiame berremo della tua acqua darò il suo prezzo: basta soltanto che tu mi lasci passare a piedi". (Numeri 20, 19)
Il cananeo re di Arad, che risiede nel Negheb, sentì che Israele era arrivato per il cammino di Atarim, e combatté contro Israele facendone dei prigionieri. (Numeri 21, 1)
Ma Sicon non fece passare Israele per il suo confine. Sicon riunì il suo popolo e uscì incontro a Israele nel deserto. Arrivò a Iaaz e combatté contro Israele. (Numeri 21, 23)
perché Chesbon è una città di Sicon, re amorreo: egli aveva combattuto contro il precedente re di Moab e gli aveva preso di mano tutta la sua terra fino all'Arnon. (Numeri 21, 26)
