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Ma egli si rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: "Vedi, il mio signore non mi chiede conto di quanto vi sia nella sua casa e tutto il suo avere me lo ha dato in mano. (Genesi 39, 8)
Alla mattina, Giuseppe venne da loro e li trovò conturbati. (Genesi 40, 6)
Alla mattina il suo spirito era conturbato, perciò mandò a chiamare tutti gli indovini e tutti i sapienti dell'Egitto. Il faraone raccontò loro il suo sogno, ma non vi fu nessuno che lo interpretasse al faraone. (Genesi 41, 8)
Perciò sarete messi alla prova: com'è vero che vive il faraone, non uscirete di qui se non quando sarà venuto qui il vostro fratello più piccolo. (Genesi 42, 15)
Mandate uno di voi a prendere vostro fratello; quanto a voi, rimarrete prigionieri. Siano così messe alla prova le vostre parole, se la verità è dalla vostra parte. Se no, com'è vero che vive il faraone, voi siete spie!". (Genesi 42, 16)
Ora, nell'albergo, uno di loro aprì il suo sacco per dare del foraggio al suo asino, e vide il proprio denaro che stava alla bocca del sacco. (Genesi 42, 27)
Ma Giuda gli disse: "Quell'uomo ci ha formalmente dichiarato: "Non verrete alla mia presenza a meno che il vostro fratello non sia con voi!". (Genesi 43, 3)
ma se tu non lo vuoi lasciar partire, noi non scenderemo, perché quell'uomo ci ha detto: "Non verrete alla mia presenza a meno che il vostro fratello non sia con voi!"". (Genesi 43, 5)
Risposero: "Quell'uomo ci interrogò con insistenza intorno a noi e alla nostra parentela, dicendo: "E' ancora vivo vostro padre? Avete qualche fratello?", e noi rispondemmo secondo queste domande. Potevamo noi sapere che egli avrebbe detto: "Conducete qui vostro fratello"?". (Genesi 43, 7)
Allora si avvicinarono all'uomo che era a capo della casa di Giuseppe e parlarono con lui alla porta di casa. (Genesi 43, 19)
Quando fummo all'albergo, aprimmo i nostri sacchi ed ecco che il denaro di ciascuno si trovava alla bocca del suo sacco: proprio il nostro denaro col suo peso esatto. E allora noi l'abbiamo portato indietro, (Genesi 43, 21)
E Giuseppe si affrettò ad uscire, perché si era commosso nell'intimo alla presenza di suo fratello, e sentiva il bisogno di piangere; entrò nella sua camera e lì pianse. (Genesi 43, 30)