Geremia, 27

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Al principio del regno di Sedecìa figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta questa parola a Geremia da parte del Signore.

2 Mi dice il Signore: «Procùrati capestri e un giogo e mettili sul tuo collo.

3 Quindi manda un messaggio al re di Edom, al re di Moab, al re degli Ammoniti, al re di Tiro e al re di Sidòne per mezzo dei loro messaggeri venuti a Gerusalemme da Sedecìa, re di Giuda,

4 e affida loro questo mandato per i loro signori: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, così parlerete ai vostri signori:

5 Io ho fatto la terra, l'uomo e gli animali che sono sulla terra, con grande potenza e con braccio potente e li do a chi mi piace.

6 Ora ho consegnato tutte quelle regioni in potere di Nabucodònosor re di Babilonia, mio servo; a lui ho consegnato perfino le bestie selvatiche perché lo servano.

7 Tutte le nazioni saranno soggette a lui, a suo figlio e al nipote, finché anche per il suo paese non verrà il momento. Allora molte nazioni e re potenti lo assoggetteranno.

8 La nazione o il regno che non si assoggetterà a lui, Nabucodònosor, re di Babilonia, e che non sottoporrà il collo al giogo del re di Babilonia, io li punirò con la spada, la fame e la peste - dice il Signore - finché non li avrò consegnati in suo potere.

9 Voi non date retta ai vostri profeti né ai vostri indovini né ai vostri sognatori né ai vostri maghi né ai vostri stregoni, che vi dicono: Non sarete soggetti al re di Babilonia!

10 Costoro vi predicono menzogne per allontanarvi dal vostro paese e perché io vi disperda e così andiate in rovina.

11 Invece io lascerò stare tranquilla sul proprio suolo - dice il Signore - la nazione che sottoporrà il collo al giogo del re di Babilonia e gli sarà soggetta; essa lo coltiverà e lo abiterà».

12 A Sedecìa re di Giuda, io ho parlato proprio allo stesso modo: «Piegate il collo al giogo del re di Babilonia, siate soggetti a lui e al suo popolo e conserverete la vita.

13 Perché tu e il tuo popolo vorreste morire di spada, di fame e di peste, come ha preannunziato il Signore per la nazione che non si assoggetterà al re di Babilonia?

14 Non date retta alle parole dei profeti che vi dicono: Non sarete soggetti al re di Babilonia! perché essi vi predicono menzogne.

15 Io infatti non li ho mandati - dice il Signore - ed essi predicono menzogne in mio nome; perciò io sarò costretto a disperdervi e così perirete voi e i profeti che vi fanno tali profezie».

16 Ai sacerdoti e a tutto questo popolo ho detto: «Dice il Signore: Non ascoltate le parole dei vostri profeti che vi predicono che gli arredi del tempio del Signore saranno subito riportati da Babilonia, perché essi vi predicono menzogne.

17 Non ascoltateli! Siate piuttosto soggetti al re di Babilonia e conserverete la vita. Perché questa città dovrebbe esser ridotta in una desolazione?

18 Se quelli sono veri profeti e se la parola del Signore è con essi, intercedano dunque presso il Signore degli eserciti perché gli arredi rimasti nel tempio del Signore e nella casa del re di Giuda e a Gerusalemme non vadano a Babilonia».

19 Così dice il Signore degli eserciti riguardo alle colonne, al mare di bronzo, alle basi e al resto degli arredi che sono ancora in questa città

20 e che Nabucodònosor, re di Babilonia, non prese quando deportò Ieconia figlio di Ioiakìm, re di Giuda, da Gerusalemme in Babilonia con tutti i notabili di Giuda e di Gerusalemme.

21 Dice dunque così il Signore degli eserciti, Dio di Israele, riguardo agli arredi rimasti nel tempio del Signore, nella casa del re di Giuda e a Gerusalemme:

22 «Saranno portati a Babilonia e là rimarranno finché non li ricercherò - parola del Signore - e li porterò indietro e li riporrò in questo luogo».




Versículos relacionados com Geremia, 27:

Geremia 27 parla di come Dio abbia incaricato Geremia di fare un giogo di legno e inviarlo a tutti i re vicini di Giuda, simboleggiando la sottomissione di Giuda a Babilonia. Ha anche avvertito questi re di non credere nei falsi profeti che li hanno incoraggiati a combattere Babylon, ma invece accettano la punizione di Dio e si sottomette a Nebucodonosor. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in questo capitolo:

Ezechiele 17:14 - "Che il regno possa essere umile senza sorgere e mantenere la sua alleanza e realizzarla, affinché potesse sussistere". Questo verso parla dell'umiltà necessaria per sottomettersi a un'alleanza, che è esattamente ciò che Geremia chiede a questi re vicini di Giuda di fare verso Babilonia.

Isaia 45:1 - "Così dice il Signore al Suo Under, Ciro, che presi dalla mano destra, per massacrare le nazioni davanti al suo viso e aprire i lombi dei re, per aprire le porte davanti a lui e le porte loro non si chiuderà. " Questo verso mostra che Dio può usare chiunque, anche uno che non è di Giuda, per fare la sua volontà, mentre sta usando il Nebucodonosor per punire Giuda.

Geremia 29:8-9 - "Perché così dice il Signore degli ospiti, il dio di Israele: non ingannare i tuoi profeti in mezzo a te, né i tuoi indovini, né ascoltano i tuoi sogni, che sognano. Ti propongono falsamente il mio nome; non li ho inviati, dice il Signore. " Questo versetto parla dei falsi profeti che Geremia sta avvertendo i vicini re di Giuda di non sentire.

Geremia 25:11-12 - "E tutta questa terra sarà in desolazione e stupore; e queste nazioni serviranno il re di Babilonia settant'anni. E quando i settant'anni saranno adempiuti, punirò il re di Babilonia e quella nazione, dice il Signore, per sua iniquità, e punirò la terra dei Caldei; e la farò una perpetua desolazione. " Questo verso prevede la punizione che Dio infliggerà a Babilonia dopo aver concluso il suo compito di punire Giuda, dimostrando che Dio ha il controllo della situazione.

2 Cronache 36:17: "Dio li ha consegnati tutti nelle mani dei Caldei." Questo verso riporta l'azione di Dio per consegnare il popolo di Giuda nelle mani dei Caldei come conseguenza della disobbedienza e dei peccati del popolo. Ciò è legato al tema del capitolo 27 di Geremia, dove il Profeta avverte il popolo di sottomettersi al giogo di Nebucodonosor, re di Babilonia, per impedire la distruzione di Gerusalemme e del tempio di Dio.


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