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Al tempo della mietitura del grano, Ruben uscì e trovò mandragore, che portò alla madre Lia. Rachele disse a Lia: «Dammi un po' delle mandragore di tuo figlio». (Genesi 30, 14)
Ma Lia rispose: «E' forse poco che tu mi abbia portato via il marito perché voglia portar via anche le mandragore di mio figlio?». Riprese Rachele: «Ebbene, si corichi pure con te questa notte, in cambio delle mandragore di tuo figlio». (Genesi 30, 15)
Gli disse Làbano: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi... Per divinazione ho saputo che il Signore mi ha benedetto per causa tua». (Genesi 30, 27)
E aggiunse: «Fissami il tuo salario e te lo darò». (Genesi 30, 28)
Gli rispose: «Tu stesso sai come ti ho servito e quanti sono diventati i tuoi averi per opera mia. (Genesi 30, 29)
Riprese Làbano: «Che ti devo dare?». Giacobbe rispose: «Non mi devi nulla; se tu farai per me quanto ti dico, ritornerò a pascolare il tuo gregge e a custodirlo. (Genesi 30, 31)
Oggi passerò fra tutto il tuo bestiame; metti da parte ogni capo di colore scuro tra le pecore e ogni capo chiazzato e punteggiato tra le capre: sarà il mio salario. (Genesi 30, 32)
Il Signore disse a Giacobbe: «Torna al paese dei tuoi padri, nella tua patria e io sarò con te». (Genesi 31, 3)
Se egli diceva: Le bestie punteggiate saranno il tuo salario, tutto il gregge figliava bestie punteggiate; se diceva: Le bestie striate saranno il tuo salario, allora tutto il gregge figliava bestie striate. (Genesi 31, 8)
Sarebbe in mio potere di farti del male, ma il Dio di tuo padre mi ha parlato la notte scorsa: Bada di non dir niente a Giacobbe, né in bene né in male! (Genesi 31, 29)
Certo, sei partito perché soffrivi di nostalgia per la casa di tuo padre; ma perché mi hai rubato i miei dei?». (Genesi 31, 30)
Ma quanto a colui presso il quale tu troverai i tuoi dei, non resterà in vita! Alla presenza dei nostri parenti riscontra quanto vi può essere di tuo presso di me e prendilo». Giacobbe non sapeva che li aveva rubati Rachele. (Genesi 31, 32)