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Poi Rebecca disse a Isacco: «Ho disgusto della mia vita a causa di queste donne hittite: se Giacobbe prende moglie tra le hittite come queste, tra le figlie del paese, a che mi giova la vita?». (Genesi 27, 46)
Su, và in Paddan-Aram, nella casa di Betuèl, padre di tua madre, e prenditi di là la moglie tra le figlie di Làbano, fratello di tua madre. (Genesi 28, 2)
Giacobbe aveva obbedito al padre e alla madre ed era partito per Paddan-Aram. (Genesi 28, 7)
Esaù comprese che le figlie di Canaan non erano gradite a suo padre Isacco. (Genesi 28, 8)
Ecco il Signore gli stava davanti e disse: «Io sono il Signore, il Dio di Abramo tuo padre e il Dio di Isacco. La terra sulla quale tu sei coricato la darò a te e alla tua discendenza. (Genesi 28, 13)
La tua discendenza sarà come la polvere della terra e ti estenderai a occidente e ad oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E saranno benedette per te e per la tua discendenza tutte le nazioni della terra. (Genesi 28, 14)
se ritornerò sano e salvo alla casa di mio padre, il Signore sarà il mio Dio. (Genesi 28, 21)
Egli stava ancora parlando con loro, quando arrivò Rachele con il bestiame del padre, perché era una pastorella. (Genesi 29, 9)
Giacobbe rivelò a Rachele che egli era parente del padre di lei, perché figlio di Rebecca. Allora essa corse a riferirlo al padre. (Genesi 29, 12)
Rispose Làbano: «Non si usa far così nel nostro paese, dare, cioè, la più piccola prima della maggiore. (Genesi 29, 26)
Rachele, vedendo che non le era concesso di procreare figli a Giacobbe, divenne gelosa della sorella e disse a Giacobbe: «Dammi dei figli, se no io muoio!». (Genesi 30, 1)
Al tempo della mietitura del grano, Ruben uscì e trovò mandragore, che portò alla madre Lia. Rachele disse a Lia: «Dammi un po' delle mandragore di tuo figlio». (Genesi 30, 14)