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Tuoi commensali siano gli uomini giusti, il tuo vanto sia nel timore del Signore. (Siracide 9, 16)
Chi applicherà la frusta ai miei pensieri, al mio cuore la disciplina della sapienza? Perché non siano risparmiati i miei errori e i miei peccati non restino impuniti, (Siracide 23, 2)
Ricompensa coloro che sperano in te, i tuoi profeti siano degni di fede. (Siracide 36, 15)
Guàrdati da un consigliere, infòrmati quali siano le sue necessità - egli nel consigliare penserà al suo interesse - perché non getti la sorte su di te (Siracide 37, 8)
Questo è il decreto del Signore per ogni uomo; perché ribellarsi al volere dell'Altissimo? Siano dieci, cento, mille anni; negli inferi non ci sono recriminazioni sulla vita. (Siracide 41, 4)
Siano tuoi ospiti i dispersi di Moab; sii loro rifugio di fronte al devastatore. Quando sarà estinto il tiranno e finita la devastazione, scomparso il distruttore della regione, (Isaia 16, 4)
E sarà per loro la parola del Signore: «precetto su precetto, precetto su precetto, norma su norma, norma su norma, un po' qui, un po' là», perché camminando cadano all'indietro, si producano fratture, siano presi e fatti prigionieri. (Isaia 28, 13)
Ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in pianura. (Isaia 40, 4)
Poiché le tue rovine e le tue devastazioni e il tuo paese desolato saranno ora troppo stretti per i tuoi abitanti, benché siano lontani i tuoi divoratori. (Isaia 49, 19)
Siano confusi i miei avversari ma non io, si spaventino essi, ma non io. Manda contro di loro il giorno della sventura, distruggili, distruggili per sempre. (Geremia 17, 18)
Abbandona perciò i loro figli alla fame, gettali in potere della spada; le loro donne restino senza figli e vedove, i loro uomini siano colpiti dalla morte e i loro giovani uccisi dalla spada in battaglia. (Geremia 18, 21)
Infatti, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Io porrò un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano soggette a Nabucodònosor, re di Babilonia». (Geremia 28, 14)