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  • Ora Efron stava seduto in mezzo agli Hittiti. Efron l'Hittita rispose ad Abramo, mentre lo ascoltavano gli Hittiti, quanti entravano per la porta della sua città, e disse: (Genesi 23, 10)

  • Allora Abramo si prostrò a lui alla presenza della gente del paese. (Genesi 23, 12)

  • Allora Abramo disse al suo servo, il più anziano della sua casa, che aveva potere su tutti i suoi beni: «Metti la mano sotto la mia coscia (Genesi 24, 2)

  • Se la donna non vorrà seguirti, allora sarai libero dal giuramento a me fatto; ma non devi ricondurre là il mio figlio». (Genesi 24, 8)

  • Allora il servo mise la mano sotto la coscia di Abramo, suo padrone, e gli prestò giuramento riguardo a questa cosa. (Genesi 24, 9)

  • Fece inginocchiare i cammelli fuori della città, presso il pozzo d'acqua, nell'ora della sera, quando le donne escono ad attingere. (Genesi 24, 11)

  • Ebbene, la ragazza alla quale dirò: Abbassa l'anfora e lasciami bere, e che risponderà: Bevi, anche ai tuoi cammelli darò da bere, sia quella che tu hai destinata al tuo servo Isacco; da questo riconoscerò che tu hai usato benevolenza al mio padrone». (Genesi 24, 14)

  • Non aveva ancora finito di parlare, quand'ecco Rebecca, che era nata a Betuèl figlio di Milca, moglie di Nacor, fratello di Abramo, usciva con l'anfora sulla spalla. (Genesi 24, 15)

  • La giovinetta era molto bella d'aspetto, era vergine, nessun uomo le si era unito. Essa scese alla sorgente, riempì l'anfora e risalì. (Genesi 24, 16)

  • Il servo allora le corse incontro e disse: «Fammi bere un po' d'acqua dalla tua anfora». (Genesi 24, 17)

  • Rispose: «Bevi, mio signore». In fretta calò l'anfora sul braccio e lo fece bere. (Genesi 24, 18)

  • In fretta vuotò l'anfora nell'abbeveratoio, corse di nuovo ad attingere al pozzo e attinse per tutti i cammelli di lui. (Genesi 24, 20)


“Cuide de estar sempre em estado de graça.” São Padre Pio de Pietrelcina