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egli fissa di nuovo un giorno, oggi, dicendo in Davide dopo tanto tempo: non indurite i vostri cuori! (Ebrei 4, 7)
Chi è entrato infatti nel suo riposo, riposa anch'egli dalle sue opere, come Dio dalle proprie. (Ebrei 4, 10)
In tal modo egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore, essendo anch'egli rivestito di debolezza; (Ebrei 5, 2)
Proprio per questo nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà; (Ebrei 5, 7)
Egli è senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio e rimane sacerdote in eterno. (Ebrei 7, 3)
Egli invece, che non era della loro stirpe, prese la decima da Abramo e benedisse colui che era depositario della promessa. (Ebrei 7, 6)
egli si trovava infatti ancora nei lombi del suo antenato quando gli venne incontro Melchìsedek. (Ebrei 7, 10)
egli invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. (Ebrei 7, 24)
Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore. (Ebrei 7, 25)
egli non ha bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso. (Ebrei 7, 27)
Ogni sommo sacerdote infatti viene costituito per offrire doni e sacrifici: di qui la necessità che anch'egli abbia qualcosa da offrire. (Ebrei 8, 3)
Se Gesù fosse sulla terra, egli non sarebbe neppure sacerdote, poiché vi sono quelli che offrono i doni secondo la legge. (Ebrei 8, 4)