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E ogni nocchiero e tutti quelli che viaggiano in mare, i marinai e quanti trafficano nel mare, lontano si fermarono e al vedere il fumo del suo incendio gridano: "Chi uguagliava la grande città?". (Apocalisse 18, 18)
Poi un angelo possente sollevò una pietra grande come una mola e la gettò nel mare dicendo: "Con tale impeto sarà sommersa Babilonia, la grande città, e più non apparirà. (Apocalisse 18, 21)
Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria, ché giunte son le nozze dell'Agnello e pronta è la sua sposa; (Apocalisse 19, 7)
Poi l'angelo mi dice: "Scrivi: Beati coloro che sono stati invitati alla cena nuziale dell'Agnello!". E soggiunse: "Queste parole sono veraci, provengono da Dio". (Apocalisse 19, 9)
Poi vidi un angelo che stava sul sole, il quale gridò a gran voce agli uccelli volanti nel mezzo del cielo: "Orsù, radunatevi per il gran pasto di Dio, (Apocalisse 19, 17)
Ma la bestia venne presa insieme allo pseudo profeta, quello che per conto di essa aveva fatto prodigi, con i quali aveva sedotto gli uomini, inducendoli a ricevere il marchio della bestia e adorarne l'immagine. Vivi furono gettati i due nello stagno di fuoco che brucia con zolfo. (Apocalisse 19, 20)
quindi, gettatolo nell'Abisso, chiuse e vi pose il sigillo, affinché non potesse più sedurre le genti sino al compimento dei mille anni, quando dovrà essere sciolto, ma per breve tempo. (Apocalisse 20, 3)
Apparvero poi dei seggi; a quelli che vi si assisero fu data potestà di giudicare; vidi, inoltre, le anime di coloro che sono stati decapitati a causa della testimonianza di Gesù e la parola di Dio, come anche le anime di quelli che non hanno adorato la bestia e la sua immagine, né hanno ricevuto il marchio sulla fronte o sulla mano: risuscitati, entrarono con Cristo nel regno millenario. (Apocalisse 20, 4)
Il diavolo, loro seduttore, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, proprio dove si trovano la bestia e lo pseudo profeta. E saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli. (Apocalisse 20, 10)
La Morte e l'Ade furono gettati nello stagno del fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno del fuoco. (Apocalisse 20, 14)
Quindi, chi non si trovò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco. (Apocalisse 20, 15)
Ma quanto ai codardi, infedeli, depravati e omicidi, impudichi, venefici e idolatri, a quanti son pieni d'ogni sorta di menzogna, la loro sorte è nello stagno, quello che brucia con fuoco e con zolfo. E' questa la morte seconda". (Apocalisse 21, 8)