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Allora l'angelo del Signore prese a dire: "Signore degli eserciti, fino a quando non ti muoverai a compassione di Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le quali fai sentire il tuo sdegno già da settant'anni?". (Zaccaria 1, 12)
Il Signore disse all'angelo che mi parlava parole buone, parole di conforto. (Zaccaria 1, 13)
L'angelo che parlava con me mi disse: "Annuncia! Così dice il Signore degli eserciti: Sono geloso di Gerusalemme e per Sion ho grande gelosia. (Zaccaria 1, 14)
Allora domandai all'angelo che parlava con me: "Queste che cosa sono?". Mi rispose: "Queste sono le corna che hanno causato la dispersione di Giuda, di Israele e di Gerusalemme!". (Zaccaria 2, 2)
Ed ecco l'angelo che mi parlava stava fermo e un altro angelo gli veniva incontro. (Zaccaria 2, 7)
Poi mi mostrò il sommo sacerdote Giosuè, che stava in piedi davanti all'angelo del Signore, e satana stava alla sua destra per accusarlo. (Zaccaria 3, 1)
L'angelo del Signore disse a satana: "Che il Signore ti reprima, satana! Sì, che il Signore ti reprima! Egli che ha eletto Gerusalemme! Non è costui un tizzone tratto dal fuoco?". (Zaccaria 3, 2)
Infatti Giosuè era vestito di sordide vesti, mentre stava in piedi davanti all'angelo del Signore. (Zaccaria 3, 3)
Ponetegli una tiara pura sul capo!". Allora gli posero la tiara pura in testa e lo rivestirono di candide vesti alla presenza dell'angelo del Signore. (Zaccaria 3, 5)
L'angelo del Signore assicurò solennemente Giosuè: (Zaccaria 3, 6)
L'angelo che mi parlava tornò di nuovo e mi svegliò come uno che è svegliato dal sonno. (Zaccaria 4, 1)
Allora domandai all'angelo che mi parlava: "Questi che sono, mio signore?". (Zaccaria 4, 4)
